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Villacidro: nella notte incendiata l’auto del sindaco. Il suo sfogo online

Villacidro: poco dopo le 2 di questa notte i Vigili del Fuoco del distaccamento di Sanluri sono intervenuti per domare l’incendio all’auto del sindaco del paese, Marta Cabriolu, libero professionista 37enne. L’incendio ha danneggiato parte dell’auto. Le indagini sono in corso per capire l’origine delle fiamme.

Online su Facebook il suo sfogo: «Buongiorno a tutti. Oggi è un giorno, meglio una notte, speciale. Ho subito un atto vandalico, come tanti di voi cittadini negli ultimi tempi, con la differenza che, fra tutte le macchine posteggiate in strada, è stata incendiata la mia. La volante dei carabinieri era passata di li solo pochi minuti prima. Eppure i delinquenti hanno agito indisturbati, come negli altri casi. Sono sempre stata convinta che niente accada senza una ragione. Quando ho deciso di accettare la candidatura a sindaco ero consapevole di cosa avrei trovato sulla mia strada, o credevo di esserlo. I cittadini, col loro voto, hanno deciso di darmi e di darci la possibilità di provare a cambiare le cose. Il passaggio da una candidatura all’incarico di Sindaco ha cambiato totalmente la mia vita. Affronto questo impegno con passione, ogni giorno, fra mille problemi e difficoltà. Stiamo cercando di risolvere situazioni complesse che abbiamo ereditato e lo stiamo facendo con competenza e determinazione. Serve tempo, stiamo amministrando da undici mesi e solo ora cominciamo a vedere i primi risultati del nostro lavoro. Purtroppo, questo in cui ci troviamo a vivere, è un periodo economicamente infelice. C’è moltissima disoccupazione, le persone si aspettano molte volte che il sindaco gli dia il lavoro, che gli risolva tutti i problemi, che gli dia la casa, che gli paghi le bollette. Ma il sindaco non può esaudire i bisogni di tutti. Il sindaco lavora per creare le condizioni, per intervenire sulle necessità quotidiane delle persone, per ascoltare, per proteggere. E anche in questo non è facile riuscire. In questi mesi abbiamo provato a dare di nuovo respiro, libertà, voglia di far parte di una comunità. Abbiamo cercato di sensibilizzare i cittadini sul valore del nostro patrimonio, sull’importanza che ha riprendere consapevolezza che ciò che abbiamo appartiene alla comunità, che fare un dispetto a qualcuno equivale a farlo a tutti. Nelle ultime settimane si è parlato tanto di sicurezza, di incendi. Vorrei dire a chi si sta divertendo a compiere questi atti vandalici che incendiare le auto altrui non risolve i problemi; che bruciare i nostri parchi e i nostri boschi non risolve i problemi. Che insultare, calunniare e diffamare non risolve i problemi. Che non potete pensare che questi gesti possano rappresentare o dare voce a tanta gente. Perché i villacidresi non sono questo. E io sono il sindaco di tutti, specialmente di chi non mi ha votato. Non ho nessuna intenzione di far passare il messaggio che i villacidresi vivano di invidia, di cattiveria, di calunnie e diffamazioni, di vandalismo. No, i villacidresi sono brave persone, oneste, generose, sono persone che rispettano le opinioni di tutti e rispettano il bene della comunità. Sono persone che non hanno bisogno di nascondersi dietro una tastiera per insultare il sindaco e diffamarlo, sono persone che quando hanno qualcosa da dire la dicono in faccia. Ecco, io sono una persona che parla chiaro. Sto subendo da mesi attacchi di ogni genere, insulti, calunnie, bestemmie. Le subisco perché oggi pare che non si possa essere sindaco pensando di poter avere il rispetto delle persone; lo si è solo quando si è disposti a subire. E una cosa posso dirvi, io continuerò a combattere, con ancora più forza di prima, NON MI FERMERETE con gli insulti, né bruciandomi la macchina. E voi piccoli piccoli omucoli, guardatevi allo specchio e se una coscienza ce l avete, provate ad usarla. E se non ce l’avete, cosa più probabile, prima o poi presenterete il conto anche voi. Forza Villacidro, questo è un momento storico per dimostrare che sappiamo davvero andare oltre questo sistema che per decenni ci ha fatto sentire schiacciati e deboli, che ci ha voluti asserviti, che siamo in grado di superare il limite del nostro piccolo orticello. E’cosi bello collaborare, rispettarsi, lavorare uniti per il bene della comunità. Possiamo riuscirci, BASTA SOLO VOLERLO».

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