E allora fine scenderà la lacrimuccia un pò a tutti: ai tifosi, ai dirigenti, all’allenatore, ai giocatori. Una stagione che finisce porta con sé i saluti, i ricordi (belli e brutti), gli addii e gli arrivederci. Il Cagliari ha già iniziato questo percorso andando a congedare il direttore sportivo Stefano Capozucca dopo due anni di onorato lavoro: l’ormai ex dipendente non ha voluto chiarire i motivi che l’han portato a non rinnovare l’accordo per rispetto del presidente Giulini e dell’ambiente. La parola d’ordine è quella di non fomentare il chiacchiericcio al quale i tifosi rossoblù paiono molto legati da quando è subentrata l’attuale proprietà. Scelta ponderata e giusta, nel futuro ci deve essere solo il calcio giocato.
Nel futuro c’è Cagliari-Milan, all’ultimo giro di valzer esattamente come l’1 giugno del 1997, ma a campi invertiti. Quel giorno di vent’anni fa, i rossoblù vinsero grazie ad una rete di Muzzi e ad una formazione rossonera arrendevole per concedere a quella Mazzone il sogno di una salvezza insperata. Purtroppo lo spareggio di Napoli diede morte certa ad un moribondo che ben presto conoscerà una nuova fase della propria vita. Domani al Sant’Elia (ore 15.00, diretta Sky Calcio e Premium Calcio) le due squadre avranno i nervi maggiormente distesi, da fine campionato e obiettivi raggiunti: il Milan ha colto la qualificazione all’Europa League seppur dai turni preliminari, ma potrà riassaporare l’ebbrezza dell’Europa che mancava da troppo tempo; il Cagliari si è salvato, ha mancato il decimo posto ma rimarrà lì a contatto, senza sprofondare. Due percorsi in chiaroscuro, colmi di polemiche e di critiche ad entrambi gli allenatori, alle società e ai presidenti. Entrambe hanno vissuto o vivono un momento di stallo: i rossoneri in attesa di capire chi fosse la nuova proprietà cinese per ben 7 mesi, i rossoblù in attesa di capire che ne sarà dell’affare Fluorsid e che impatto avrà nei confronti della gestione societaria.
Intanto Rastelli e Montella devono pensare alla gara di domani. Lo dovranno fare contando su due situazioni completamente diverse e che avvantaggia chiaramente gli ospiti: il Cagliari dovrà fare a meno di ben dieci giocatori, con la difesa martoriata dagli infortuni – ultimo in ordine di tempo quello di Rafael, costretto ai box da un fastidio muscolare. Non molto diversa la situazione del Milan che, al contrario, può contare su una rosa più lunga e di maggior spessore con alcuni recuperi d’eccezione come quello di Montolivo a centrocampo e il redivivo Honda in fase avanzata. Allora sarà la chance giusta per tanti giocatori per mettersi in mostra: da Miangue a Crosta, da Faragò a Deiola fino ad Han da un lato; da Vangioni a Calabria, da Gomez ad Ocampos dall’altro.
Sarà Rosario Abisso della sezione di Palermo a dirigere Cagliari-Milan al Sant’Elia. L’ultima gara ufficiale nello storico campo che segnò il passaggio dallo scudetto al concetto pieno di provinciale, senza molti picchi. Uno stadio che ha visto storiche vittorie quanto umiliazioni, la Coppa Uefa e la Coppa dei Campioni, il mondiale italiano del 1990 (con tanto di restyling) e le gare della nazionale, Gigi Riva e Gigi Piras, Giovanni Trapattoni e Carletto Mazzone fino a Max Allegri. Chiuderà i battenti per ben tre anni per essere buttato giù e rifatto, nuovo e bello, moderno e caldo, all’avanguardia quanto basta per consegnare venticinque mila posti e sogni di Europa per il Centenario. Al suo fianco sta nascendo una soluzione provvisoria, veloce, abile ad esser pronta già a partire dal prossimo settembre quando si tornerà a respirare aria di campionato. Per tre anni sarà tutto diverso, affascinante da un altro punto di vista, simile al fascino dell’abusiva Karalis Arena di Quartu. La mini Sardegna Arena vedrà gli effetti del mercato estivo, le mosse del nuovo direttore sportivo Giovanni Rossi, proveniente dal sorprendente Sassuolo. Saluteranno molti calciatori, forse saluterà anche Rastelli – il suo futuro è appeso ad un filo. Saluterà anche l’arbitro Abisso, designato assieme agli assistenti Stefano Del Giovane di Albano Laziale e Pietro Dei Giudici di Latina, al quarto uomo Claudio La Rocca di Ercolano e agli arbitri di porta Fabio Maresca di Napoli e Valerio Marini di Roma.
PROBABILI FORMAZIONI.
CAGLIARI (4-2-3-1): Rafael; Padoin, Pisacane, Salomon, Miangue; Ionita, Tachtsidis; Faragò, Joao Pedro, Farias; Borriello. All. Rastelli
Panchina: Crosta, Bizzi, Olivera, Murru, Mastino, Deiola, Biancu, Di Gennaro, Antonini Lui, Han, Serra
Indisponibili: Gabriel, Capuano, Ceppitelli, Colombo, Melchiorri, Dessena, Barella
Squalificati: Sau, Bruno Alves, Isla
Diffidati: Borriello, Dessena, Farias, Di Gennaro, Ionita, Barella, Isla
MILAN (4-3-3): Donnarumma; Calabria, Zapata, Paletta, Vangioni; Bertolacci, Montolivo, Pasalic; Suso, Lapadula, Deulofeu. All. Montella
Panchina: Storari, Gomez, Bertolacci, Sosa, Locatelli, Fernandez, Honda, Ocampos, Bacca
Indisponibili: Romagnoli, Abate, Bonaventura, Antonelli, De Sciglio, Poli
Diffidati: Kucka, Vangioni, Deulofeu