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Bando alle ciance. In arrivo aiuti per la ristrutturazione e la riconversione dei vigneti

Grappolo d'uva

«Et però credo che molta felicità sia agli homini che nascono dove si trovano vini buoni». La formula della felicità – secondo Leonardo da Vinci – stava nel nascere in una terra ricca di vini pregiati. Voi proprietari di vigneto lo sapete bene: la vostra terra vi ha sempre regalato del buon vino e, con esso, gioie indimenticabili, ma quella terra così preziosa è ormai invecchiata e, da tempo, non vi sorride più. L’idea di ripristinarla, riqualificarla o migliorarla vi stuzzica, anche se ritrovare la felicità di una volta comporta tempo, fatica e, soprattutto, denaro. Non disperate e, anzi, prendetevi un momento per brindare perché l’assessorato regionale dell’Agricoltura e Riforma agro-pastorale ha pubblicato il bando “Aiuti per la ristrutturazione e la riconversione dei vigneti (annualità finanziaria 2018). No, non siamo ubriachi: a disposizione ci sono ben 4, 187 milioni di euro.

Il bando – in esecuzione del Programma nazionale di sostegno del settore vitivinicolo (2014-2018) – è finanziato dall’Argea (Agenzia per la gestione e l’erogazione degli aiuti in agricoltura). Bianco o rosso, non importa, in quanto il sostegno in questione è a favore di tutti coloro che possiedono, o hanno in uso, un vigneto di uva da vino di qualità, certificato con denominazione di origine e con identificazione geografica della Regione Sardegna. Possono, perciò, beneficiare del contributo: gli imprenditori agricoli singoli o associati, le organizzazioni di produttori del settore viticolo, le società di persone e di capitali che esercitano attività agricola, e i consorzi di tutela e valorizzazione dei vini DOP e IGP.

Tre le tipologie di intervento previste per rinnovare i vigneti. Sarà possibile, infatti, procedere ad una riconversione varietale e, quindi, modificare la varietà di vite coltivata rispetto al vigneto originario; in alternativa, è prevista la ristrutturazione – senza alcun intervento sulla varietà coltivata -reimpiantando il vigneto in una collocazione più favorevole o modificando il metodo di coltivazione. Sarà possibile, infine, procedere al miglioramento delle tecniche di gestione dell’impianto viticolo mediante opere volte a razionalizzare gli interventi sul terreno e sulle forme di coltivazione (costruzione o ricostruzione dei terrazzi, costruzione o modifica delle strutture di supporto, allestimento e miglioramento degli impianti idrici di soccorso).

Gli aiuti sono a supporto delle spese sostenute per la ristrutturazione o la riconversione dei vigneti e sono erogati in forma di contributo forfettario (distinto per tipologia di attività) pari al 50 percento dei costi effettivamente sostenuti, per un importo massimo di 16000 euro per ettaro che, nel caso di vigneti ubicati in zone di alta valenza ambientale e paesaggistica, potrà raggiungere la cifra di 22000 euro per ettaro. Inoltre, a integrazione del contributo ammesso, è previsto un indennizzo per le perdite di reddito subite in seguito agli interventi di ristrutturazione che comportano l’estirpazione del vigneto originario, il quale sarà corrisposto una sola volta per una cifra massima pari a 3000 euro per ettaro.

Al momento della presentazione della domanda è fondamentale aver costituito o aggiornato il fascicolo aziendale e il relativo piano di coltivazione (pena esclusione dal contributo). Gli interessati, inoltre, dovranno possedere i seguenti requisiti: avere in conduzione una superficie vitata da estirpare per la quale si richiede il reimpianto, oppure possedere un diritto di reimpianto che deve essere convertito in autorizzazione; essere in regola con la normativa vitivinicola comunitaria, nazionale e regionale (in particolare per quanto riguarda il divieto di impianto di vigneti senza autorizzazione); aver presentato le pertinenti dichiarazioni obbligatorie relative all’ultima vendemmia, secondo quanto disposto dal capo I del Regolamento (CE) n. 436/2009. Nel caso di reimpianto anticipato, inoltre, i beneficiari dovranno presentare l’apposita richiesta di autorizzazione, corredata della dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, con l’impegno di estirpare una superficie vitata equivalente entro la terza campagna successiva alla realizzazione del nuovo impianto.

Le domande potranno essere compilate e presentate per via telematica sul portale del Sian. Potrete effettuarle autonomamente oppure affidarvi ai Centri di assistenza agricola (Caa), autorizzati da Argea, o, se preferite, avvalervi di liberi professionisti attraverso un mandato scritto. È possibile, inoltre, scegliere le modalità di erogazione del contributo: pagamento anticipato o pagamento a collaudo dei lavori.

Ricordatevi, inoltre, che la copia della domanda, sottoscritta e scansionata, e la relativa documentazione dovrà, invece, essere inviata entro 7 giorni dalla chiusura del bando direttamente tramite Pec al Servizio territoriale competente dell’Agenzia Argea, all’indirizzo argea@pec.agenziaargea.it

Se, invece, non avete tanta confidenza con il web, è comunque ammesso anche l’invio della domanda tramite raccomandata con ricevuta di ritorno o consegna a mano agli uffici Argea. Qualunque sia la vostra scelta, fate attenzione alle date. Per far rivivere il vostro vigneto e ritrovare il sorriso avete tempo sino alle ore 12.00 del 15 giugno 2017. Avete segnato tutto? Bene, adesso alzate i calici e…Cin Cin!

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