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Strange 4 Children: nuova impresa solidale dell’atleta Daniele Strano, un impegno costante per i più deboli

Daniele Strano in canoa a Masua (foto pagina Facebook Strange4children)

Il giro della Sardegna in canoa e a nuoto. Sembra la tipica impresa sportiva quella programmata per la prossima estate dagli atleti sardi Daniele Strano e Giuseppe Solla. Ma in realtà dietro c’è molto di più.

Al centro del progetto Strange 4 Children (http://www.strange4children.it/) c’è infatti la solidarietà, e la volontà di abbattere le barriere attraverso lo sport, che unisce e rende tutti uguali, ognuno col suo personale modo di essere “special”. «La diversità è solo nella nostra testa» ci dice Daniele Strano raccontandoci i fini del progetto «e infatti quest’anno abbiamo deciso di far partecipare direttamente dei ragazzi diversamente abili all’impresa».

Daniele Strano sul suo kayak (foto pagina Facebook Strange4children)

Questo è il terzo anno di seguito in cui Daniele, che fin da giovanissimo ha sempre unito la sua passione per lo sport alla propensione ad aiutare gli altri, propone questo tipo di iniziativa. I primi due anni il giro dell’isola in canoa è avvenuto in solitaria e in entrambi i sensi, e tutto il ricavato è andato a Save the Children. I risultati sono stati notevoli, ma si può fare di più. Quest’anno si riparte proprio dalla Sardegna: il denaro raccolto servirà ad aiutare persone meno fortunate residenti nell’isola, grazie al team Sardegna di Special Olympics che racchiude tante associazioni che si occupano di disabilità mentale e di autismo.

«Ho chiesto quali fossero le difficoltà maggiori alla responsabile Stefania Rosas, – racconta Daniele – che mi ha confermato che i finanziamenti pubblici sono sempre di meno e – aggiunge – che la gente ha sempre meno fiducia nei progetti solidali di raccolta fondi ed è quindi sempre più restia a donare». La sensibilizzazione parte anche dalla spettacolarità dell’impresa, che partirà il 17 giugno prossimo e vedrà Daniele a bordo del suo kayak accompagnato dal campione di ciclismo e triathlon Giuseppe Solla, il quale si è posto l’obiettivo di percorrere 30 km al giorno a nuoto da Sant’Antioco fino a San Teodoro. Una bella sfida, a cui si coniuga, come dicevamo, il coinvolgimento diretto di alcuni ragazzi seguiti dalle associazioni di Special Olympics, che pagaieranno per alcuni chilometri insieme a Daniele vivendo un’esperienza totalmente inclusiva.

Daniele Strano e Giuseppe Solla (foto pagina Facebook Strange4children)

E per incoraggiare i più diffidenti, tutta la raccolta avverrà in maniera trasparente: un accordo legale, reperibile su Internet, sancisce l’impegno a devolvere l’intero ricavato del progetto al fondo appositamente costituito in favore di Special Olympics. Mentre per le donazioni online, eseguibili tramite Paypal, sarà attivato un contatore in diretta, a settembre verrà comunicata anche la cifra ottenuta tramite i salvadanai sparsi in tutte le tappe del percorso.

Gli atleti condurranno una vita del tutto “selvaggia”, muniti di tenda e sacco a pelo, senza appoggiarsi a nessuna struttura organizzata. «Visti anche i mezzi che utilizzeremo, ad impatto ambientale zero, approfitteremo per sostenere la causa del rispetto dell’ambiente, – spiega lo sportivo – e cercheremo ad esempio di far capire quanta plastica c’è in mare e di denunciare altri comportamenti scorretti che possono nuocere ad ambiente e salute». L’appello finale è significativo: «Aiutateci a rendere questa esperienza unica per i ragazzi e a dargli una mano, la solidarietà è molto importante e le persone devono tornare a crederci».

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