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Giovedì a Roma scontro Regione-Governo sugli accantonamenti. Incontro Boschi-Paci: in ballo 113 milioni

Giovedì mattina la sottosegretaria alla presidenza del Consiglio Maria Elena Boschi incontrerà l’assessore alla Programmazione e al Bilancio della Regione Sardegna Raffaele Paci. Sul tavolo la questione accantonamenti. La Regione Sardegna ha quantificato in 113 milioni di euro la compensazione che vorrebbe ricevere dallo Stato per non aver usufruito dei fondi inseriti nella Legge di bilancio 2017 riservati alle regioni ordinarie per il finanziamento di investimenti e per farmaci innovativi.

Inoltre i vertici regionali vogliono rinegoziare il patto e rivedere al ribasso la quota di accantonamenti previsti. Finora le quote versate dalla Sardegna all’Italia tra il 2012 e il 2017 sono 3,3 miliardi di euro, una cifra ritenuta eccessiva. Tutte le richieste sono contenute in un dossier consegnato al sottosegretario agli Affari regionali Gianclaudio Bressa tra febbraio e marzo.

«Andiamo a Palazzo Chigi forti delle nostre ragioni – ha detto Paci all’Ansa – e siamo pronti a farle valere. Giovedì alla sottosegretaria Boschi ribadirò che non possiamo più permetterci di pagare una cifra simile per gli accantonamenti che vanno drasticamente ridotti: quei soldi sono dei sardi e vogliamo usarli per politiche di crescita e sviluppo mirati che ci consentano di uscire finalmente dalla crisi. Sappiamo bene che la Corte Costituzionale ha stabilito che anche le Regioni a Statuto speciale devono versare gli accantonamenti nelle casse statali per contribuire al risanamento del debito pubblico: ma 684 milioni sono troppi e, nel momento in cui diventano un contributo fisso invece che una tantum, di fatto si stanno stravolgendo le norme statutarie».

 

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