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«Gli usi civici non si toccano». Il presidente Pigliaru rassicura il Grig sul futuro delle terre pubbliche

«Gli usi civici non si toccano». La rassicurazione è arrivata dal presidente della Giunta regionale Francesco Pigliaru nel corso dell’incontro che si è tenuto l’altro ieri a Villa Devoto con i rappresentanti del Gruppo di Intervento Giuridico tra i principali difensori dell’utilità sociale ed economica delle terre pubbliche della Sardegna .

“Nello specifico – si legge in una nota della Regione  – è stata chiarita la portata della recente legge, la 26 del 2016, con la quale la Sardegna, unica in tutto il panorama nazionale, ha regolamentato gli effetti sul paesaggio degli interventi di sclassificazione, riconoscendo la necessità di intervento di Regione e Mibact”.

Anche Pigliaru, quindi, concorda in teoria con la necessità di una difesa dei demani civici. “Oltre a svolgere un’importante funzione economico-sociale garantendo le risorse alle collettività che ne sono proprietarie, gli usi civici costituiscono infatti beni paesaggistici e sono pertanto salvaguardati da precise disposizioni” prosegue il documento. È stato inoltre sottolineato che la legge non ha introdotto nuove ipotesi di sclassificazione, ed è quindi da escludersi il rischio di ampliamento delle ipotesi di sottrazione dei terreni all’uso collettivo.

La Regione ha dato i notizia che dal 3 aprile le competenze in materia di accertamenti degli usi civici è passata all’agenzia Laore e che in breve tempo sarà concluso l’iter di ufficializzazione degli accertamenti di sussistenza dell’uso civici nei comuni in cui tale attività era rimasta incompiuta. Il dialogo con il GRIG proseguirà nelle prossime settimane.

 

 

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