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Domos de Cultura: al via il bando regionale che promuove la cultura sarda come centro di idea imprenditoriale

Il patrimonio sardo non è fatto soltanto di monumenti, chiese o siti archeologici. La cultura dell’Isola, fatta di musica, costumi e tradizioni millenarie, costituisce un bagaglio altrettanto importante per lo sviluppo, anche economico, della nostra terra. Lo scopo di sviluppare attività che mirino alla diffusione del patrimonio culturale sardo è l’obiettivo del bando “Domos de sa cultura”, promosso dall’assessorato della Pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport della Regione.

I mammuthones, maschere tipica della cultura tradizionale sarda

Un milione di euro è la cifra che la Regione ha messo a disposizione dei progetti culturali mirati alla valorizzazione degli elementi e delle espressioni di tutto quel patrimonio culturale immateriale che costituisce il segno distintivo dell’Isola. Attività legate al folklore tradizionale, all’artigianato e ai costumi caratterizzanti della Sardegna. Il bando sarà attivo fino al prossimo 13 aprile, rimangono solo pochi giorni per presentare il progetto, che potrà contare su un finanziamento a fondo perduto di un importo compreso tra i quindicimila e i centocinquantamila euro, una spesa che non potrà superare l’ottanta per cento dell’intero budget necessario alla realizzazione del progetto.

Le attività musicali sono fra le imprese destinatarie del bando Domos de sa Cultura

I finanziamenti sono rivolti a tutte quelle imprese culturale e creativo, sia individuali che aggregate. Spazio dunque ad attività artistiche di vario genere, sportive, di intrattenimento culturale, ma anche a tutti i servizi del settore della comunicazione e informazione, come le attività cinematografiche, televisive o musicali. Il finanziamento messo a disposizione della Regione potrà essere utilizzato per varie voci di spesa, indicate nella sezione del sito della Regione Sardegna dedicata ai bandi: si va dalle spese per il personale a quelle per l’adeguamento degli impianti o delle infrastrutture, oltre, ovviamente, allo sviluppo e alla diffusione del patrimonio culturale sardo, trasformando le nostre radici in un traino per una attività economica sostenibile.

 

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