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Quando il bibliotecario del re di Francia visitò Iglesias e ne descrisse la decadenza, ma anche l’ospitalità e i verdi paesaggi

Viaggio in Corsica, Elba e Sardegna - Foto Biblioteca nazionale francese

Nel 1834, Claude Pasquin, “Valery”, bibliotecario di Versailles, una delle persone più colte di Francia e d’Europa partì per un lungo e insolito “grand tour” attraverso Corsica Elba e Sardegna. Come riporta fedelmente sulla sua pagina Facebook “All Around Sardinia Project”, la visita dell’intellettuale alla cittadina di Iglesias fu contraddittoria, ma non priva di momenti di estasi e contemplazione. Da un lato non mancò di descrivere la sporcizia e il degrado (comuni però alla stragrande maggioranza delle città di allora, soprattutto agli occhi e ai sensi di chi viveva in un contesto come quello di Versailles), dall’altro fu piacevolmente colpito dall’ospitalità ricevuta dal canonico Giovanni Lebiu e dalla bellezza del paesaggio circostante.

Dopo aver apprezzato particolarmente la valle in cui aveva alloggiato a nord della cittadina mineraria, “Valery” descrive un viale alberato della canonica in cui era stato accolto da Giovanni Lebiu come «una delle squisitezze dell’antico lusso di Roma, conservato oggidì nelle città italiane», mentre i merli, i capinera e gli usignoli uditi nelle campagne di Iglesias furono paragonate a «una delle sue prime e più dolci riminiscenze di concerti».

Come scrivono bene i creatori del progetto “All around Sardinia Project”, «Fu la Valle di Canonica in particolare a stimolare la sua vocazione poetica e attitudine al Romanticismo, tanto da paragonarla alla Valle di Tempe, che nell’antica Grecia, vera oasi di pace per Muse e Divinità, nonché luogo di ispirazione per i poeti dell’ età classica».

 

 

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