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Riciclaggio, confiscati beni per un milione 200mila euro ad un trafficante di droga di Cagliari

Reinvestiva i proventi del traffico di droga in immobili, automobili  e conti correnti. Sotto il mirino della Guardia di finanza è finito un noto pregiudicato di Cagliari, Fabio Podda (38 anni), che si è visto confiscare beni e denaro per un milione e 200mila euro.

L’operazione, denominata “Chemin de fer”, è stata effettuata dai finanzieri del Gico del Nucleo di polizia tributaria delle Fiamme gialle del capoluogo isolano.  Il provvedimento di confisca dei beni, che una volta esaurito l’iter potranno essere riutilizzati dalla collettività per il cosiddetto “uso sociale dei beni confiscati alle mafie, rientra a pieno titolo nell’indagine coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di cagliari contro il riciclaggio di soldi sporchi. Le indagini che hano portato alla confisca dei beni del pregiudicato cagliaritano sono partite nel 2011. In un primo tempo i finanzieri hanno effettuato un primo provvedimento di sequestro “per sproporzione” dei beni. E dopo, sempre su delega della Dda, gli specialisti delle Fiamme gialle hanno svolto ulteriori indagini che hanno portato ad applicare la misura della confisca che la normativa antimafia prevede per chi si macchia di reati particolarmente gravi come il traffico di droga,

In questo lasso di tempo  i finanzieri hanno passato al setaccio l’intero patrimonio di Podda, dei suoi familiari e di quelli che vengono ritenuti i suoi prestanome. I riscontri non sono mancati: l’uomo aveva delle disponibilità economiche incompatibili con il reditto dichiarato. E sempre in quest’arco temporale  ha effettuato una serie di operazioni immobiliari, con l’acquisto di beni intestati a parenti eprestanome, contando sempre su ingenti somme di denaro in contante.

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