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Aias, senza stipendio da otto mesi: sciopero della fame di un dipendente

Centro Aias

Da otto mesi non riceve stipendio e così, per la disperazione, ha deciso di iniziare uno sciopero della fame. Questa la decisione estrema di Antonello Repetto, sindacalista Cisal, dipendente dell’Aias di Cagliari  e pacifista. Da domani presidierà i cancelli della struttura di viale Poetto.

«Siamo in arretrato di circa otto mensilità, la situazione è diventata insostenibile – denuncia all’Ansa l’operatore – Per questa ragione inizierò lo sciopero della fame e credo che non sarò da solo. Voglio manifestare anche contro questo clima pesante che si respira all’Aias, tra minacce di licenziamento e sospensioni».

La vicenda delle mensilità dovute dall’associazione ai suoi dipendenti non è nuova alle cronache. L’Aias recentemente ha infatti inflitto una sospensione di dieci giorni a 27 suoi dipendenti, tra i quali lo stesso Repetto, per essersi rivolti direttamente alla Asl per avere gli stipendi arretrati.

Un clima pesante alimentato anche da alcuni episodi come la presenza di una telecamera per filmare la protesta dei dipendenti del 21 febbraio, poi fatta prontamente rimuovere dietro il malcontento dei sindacati. La replica dell’Aias non si era fatta attendere con l’accusa dei ritardi scaricata alla responsabilità delle Assl isolane.

«È una vicenda lunga e dolente – ha commentato il parlamentare sardo ex Sel Luciano Uras – che richiama, fino ad oggi, la responsabilità per disattenzione delle istituzioni regionali verso i temi della disabilità e dell’assistenza. L’assessore alla Sanità dovrebbe farsi carico tempestivamente del problema per portarlo alla definitiva soluzione senza indugio».

 

 

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