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Ecco la Giunta Pigliaru-bis: presentato il rimpasto per affrontare le diverse crisi della Sardegna

I quattro nuovi assessori della Giunta Pigliaru bis

La Giunta regionale sarda è di nuovo al completo. I 4 nuovi assessori sono stati presentati questa mattina a Villa Devoto. Entrano Barbara Argiolas al Turismo, Pier Luigi Caria all’Agricoltura, Filippo Spano agli Affari generali e Personale e Giuseppe Dessena a Cultura e Pubblica istruzione. Fuori da qualche giorno Claudia Firino e Francesco Morandi, già da tre mesi Elisabetta Falchi e Gianmario Demuro.

(Da sinistra a destra ) Filippo Spano, Pier Luigi Caria, Francesco Pigliaru, Barbara Argiolas e Giuseppe Dessena

«I nuovi assessori – ha spiegato il presidente Francesco Pigliaru – hanno ricevuto una lettera di mandato. Si tratta di un modo per aiutarli a stare sul pezzo, un contratto di condivisione delle priorità che dobbiamo darci per scansionare i due anni che ci restano in tempi precisi».

«Questa delega – ha commentato Barbara Argiolas – è strategica per contribuire allo sviluppo della Sardegna. Farò la mia parte in continuità con quanto realizzato fino a adesso, dando maggiore importanza alle autonomie locali. Il piccolo commercio di prossimità può contribuire alla lotta contro spopolamento».

Compito non facile quello di Pier Luigi Caria. «Sento una responsabilità forte per le tante situazioni aperte nel mondo dell’agricoltura sarda. Prevedo un impegno a breve e medio termine il primo collegato alle vicende più urgenti, il secondo in 24 mesi per mettere in campo altre iniziative. Preferisco vedere l’agricoltura come un mondo produttivo e non in termini di assistenzialismo».

«Uno dei problemi principali su cui lavorare è la dispersione scolastica – osserva Giuseppe Dessena – un tema delicato, complesso, che va studiato al meglio per ottenere risultati concreti. Vogliamo dar vita a un osservatorio sull’istruzione per acquisire dati fondamentali e migliorare i bandi che ancora non sono attraenti per le scuole più deboli».

«La macchina della Regione – ha spiegato in maniera decisa Filippo Spanu – deve essere altamente performante. Lo si può fare attraverso sistemi di valutazione del lavoro di dipendenti e dirigenti, già previsto nei nuovi contratti. Abbiamo ottimi professionisti, ma tutti hanno bisogno di lavorare per fare risultati. Il patto fra l’amministrazione e il dipendente è il contratto, ecco perché abbiamo insistito molto affinchè la stagione contrattuale ripartisse, e siamo tra i primi in Italia ad averlo fatto».

 

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