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La storia infinita dei lavori incompiuti all’hotel Mediterraneo. Interrogazione di Forza Italia in Consiglio comunale

I lavori all'hotel Mediterran

I lavori all'hotel Mediterran

Perchè la piazza dei Centomila continua ad essere una discarica a cielo aperto? Perchè i lavori all’Hotel Mediteraneo sono ancora bloccati? Se lo chiedono da tempo non solo i cagliaritani ma anche i consiglieri d’opposizione in Consiglio comunale. Che hanno deciso di mettere per iscritto, in un’interrogazione al sindaco di Cagliari, tutti i loro dubbi. Il documento,  firmato da Stefano Schirru capo gruppo di Forza Itali, incalza Massimo Zedda  perché  dia delle risposte su  quella che viene definita «una situazione vergognosa».

«Da oltre tre anni  – spiega Schirru – la piazza è invasa da un mostro di ferraglia con un cantiere aperto che farebbe orrore ovunque, ma in particolar modo lo fa davanti alla più bella ed importante Basilica della Sardegna e in una delle arterie della capitale isolana. Sono mesi che le leggende metropolitane si rincorrono con storie incredibili in stile 007 sul reale andamento della vicenda. Noi chiediamo di sapere cosa sia successo, chi abbia richiesto la concessione edilizia, quando e perché siano stati abbandonati i lavori. Ma, soprattutto, chiediamo di conoscere quali siano gli strumenti di garanzia che la città adotta per tutelarsi nel caso in cui chi è responsabile fugga lasciando i lavori incompleti».

Gli interrogativi non mancano e riguardano un aspetto non trascurabile. «Il Comune ha chiesto una fidejussione o si è tutelato in altro modo? Se questo non dovesse essere stato fatto, perché? Come è possibile che si possa devastare il decoro cittadino e, quindi, fuggire chissà dove dopo aver utilizzato la città per i propri comodi senza pagare alcuno scotto?» prosegue Schirru che conclude: «Noi speriamo che il Sindaco voglia dare una risposta concreta e non trincerarsi dietro il fatto, evidente, che siano questioni intervenute tra privati di cui l’amministrazione niente o poco sa.  Il problema, poi, riguarda non solo il Mediterraneo, ma l’intera politica della città nei confronti di chi legittimamente restauri o costruisca edifici».