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Jason Mayélé, una vita spezzata troppo presto. Quindici anni fa il terribile incidente che portò via l’ex giocatore del Cagliari

Jason Mayélé marcato da Fabio Cannavaro in un vecchio Parma-Cagliari

Una corsa interrotta quindici anni fa. Era il 2 marzo del 2002, e la vita di Jason Mayélé, ala destra del Cagliari di Tabarez, si spense a causa dello schianto di una FIAT Barchetta contro un platano vicino Bussolengo, un incidente nel quale perse la vita anche il conducente dell’altra auto coinvolta in una carambola fatale.

Il calciatore africano era nato a Kinshasa ventisei anni prima, e dopo qualche campionato nelle serie minori del calcio francese, approdò in Italia alla corte del maestro uruguaiano appena tornato a Cagliari dopo l’esperienza negativa alla corte del Milan di Berlusconi. Alla fine degli anni ’90 il calcio italiano era la Mecca del football, la Serie A il campionato dove tutti volevano giocare. Per Jason si avverava un sogno, un riscatto per il giovane africano. A dire il vero, la sua esperienza con la maglia rossoblù non fu esaltante. Il ritorno di Tabarez non fu fortunato come la sua prima esperienza nella panchina rossoblù e il campionato si concluse con l’arrivo di Renzo Ulivieri e la retrocessione in Serie B. In quel campionato, Mayélé segno un solo gol, in trasferta contro la Reggina, collezionando 27 presenze. Un’astinenza che il pubblico del Sant’Elia gli perdonava, perché altre erano le sue doti. Sicuramente la simpatia che il suo modo di giocare trasmetteva, un gioco fatto di dribbling spesso tentati ma non sempre riusciti, che tradivano delle origini calcistiche di strada e le sue origini nei campi polverosi di Kinshasa. Da quella nuvola di polvere, il piccolo Jason riuscì ad emergere in mezzo a tanti bambini scalzi che correvano dietro a un pallone malconcio. Ma la sua caratteristica principale era la velocità. Nello scatto Mayélé non aveva nulla da invidiare a Suazo, altra freccia nera del Cagliari di quegli anni.

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