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Coldiretti: un progetto per la produzione di mangime grazie all’uso degli insetti

Durante una conferenza stampa tenutasi presso la Federazione di Coldiretti Nuoro Ogliastra, è stato presentato ieri un progetto molto  innovativo che prevede la produzione di mangime per animali dai rifiuti organici grazie all’uso degli insetti.

Sull’uso di insetti per mangimi, è grande l’interesse della comunità scientifica ma anche dell’opinione pubblica mondiale. A fronte di un incremento della popolazione mondiale, di un inurbamento sempre più incontrollato, con i consumi di prodotti alimentari di origine animale in crescita, rivolgersi agli insetti come fonte proteica è una scelta obbligata.

I vantaggi sono ormai accertati ed innegabili rispetto agli allevamenti di vertebrati: migliore resa, minor produzione di gas serra, minore necessità di spazi, caratteristiche nutrizionali frequentemente superiori, ed infine, la possibilità di produrli all’interno di una “economia circolare” con valorizzazione e riciclo degli scarti.

A portare avanti questa idea innovativa è una squadra qualificata coordinata dalla cooperativa Acanthus di Olmedo e composta dalle dai quattro maggiori Organismi di Ricerca della Sardegna (l’Università di Sassari), l’Agris, il CNR e l’Università di Cagliari, da Coldiretti Nuoro Ogliastra, il Consorzio Bim Taloro ed il Comune di Ollolai.

Alla conferenza stampa hanno partecipato il presidente e il direttore di  Coldiretti Nuoro Ogliastra Simone Cualbu e Alessandro Serra, il professore di entomologia dell’Università di Sassari Roberto Pantaleoni, il sindaco di Ollolai Efisio Arbau e il rappresentante della cooperativa Acanthus Giovanni Barmina.

 

 

 

Il progetto prevede la realizzazione di un impianto pilota a Ollolai, dove saranno conferiti materiali da riciclo (vinacce di risulta; “tritati” di palma da potatura; residui alimentari di origine domestica): biomasse umide e secche che rappresenteranno le diverse diete per gli insetti Coleottero Tenebrionide che diventeranno mangime tal quale o sfarinato per gli animali di diverse aziende del territorio.

 Sono coinvolte diverse realtà imprenditoriali che vanno dagli allevatori (nelle aziende dei quali saranno sperimentati i mangimi), alla cantina Fradiles di Atzara, la cooperativa Acanthus, la Chilivani Ambiente Spa, che forniranno la materia prima, il mangimificio Profenda per l’uso di farine di insetto e la Termoplast, che produce buste compostabili, interessata al recupero dei residui alimentari domestici.

 

 

 

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