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La crisi delle famiglie sarde: il Consiglio regionale vara proposta di legge da cinque milioni di euro per sostenerle

La famiglia sarda è in crisi. Ne sono convinti praticamente tutti i componenti e i gruppi del Consiglio regionale, che questa mattina hanno presentato una proposta di legge a sostegno delle politiche familiari. In tutto sono previsti 5 milioni di euro di finanziamenti per il primo anno che andranno a raddoppiare negli anni successivi.

Una proposta sottoscritta da tutti i capigruppo, fatta eccezione per Fratelli d’Italia-An, che pur avendo collaborato alla stesura del provvedimento si è chiamato fuori dopo che è stato inserito un paragrafo sulle unioni civili. Un’unità d’intenti ritrovata dopo le spaccature avvenute ieri sulla risoluzione per gli allevatori sardi.

I numeri della famiglia sarda sono da brividi. Le 720mila famiglie isolane hanno un numero medio di componenti di 2,29, un dato che indica quanti siano i nuclei familiari composti da sole coppie o con un solo figlio a carico e che fa capire il grande problema demografico nella regione.

«Denatalità e servizi inadeguati – hanno spiegato i firmatari –  indeboliscono la famiglia, che negli ultimi decenni ha anche svolto la funzione di ammortizzatore sociale. Il provvedimento prevede politiche per la casa, tra cui bonus e agevolazioni fiscali, riconoscimento e promozione delle famiglie numerose, centri per le famiglie che aiutino a prevenire stati di disagio, stanziamenti straordinari ai Comuni, Osservatori comunali e una Consulta regionale, l’istituzione del Servizio della famiglia nella direzione generale delle Politiche sociali dell’assessorato della Sanità, un piano triennale sulle politiche per le famiglie»

 

 

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