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Cagliari, a Pescara un pareggio sofferto. Ma per come si erano messe le cose va bene così

Cagliari, a Pescara un pareggio sofferto. Ma per come si erano messe le cose va bene così. Il Cagliari strappa con le unghie e coi denti un pareggio per 1-1 a Pescara dopo aver giocato per un’ora in dieci uomini per l’espulsione di Di Gennaro. La decisione di Rastelli di chiudere i propri uomini a riccio nella propria metà campo ha funzionato fino all’errore finale della difesa che nei minuti di recupero ha regalato a Caprari il gol che salva la panchina di Oddo e consente alla sua squadra di muovere la classifica dopo sette sconfitte consecutive. I rossoblù dunque vedono il bicchiere mezzo pieno ma devono recriminare per tre punti volati via che avrebbero consegnato un +15 difficile da recuperare.

Cagliari in maglia verde in ricordo della Chapecoense, squadra brasiliana vittima del terribile incidente aereo occorso in settimana. La partenza è vivace, si nota la voglia di velocizzare la manovra e di dominare le operazioni davanti ad una formazione timida, timorosa e che evidentemente sente il peso della gara. Nonostante ciò sono proprio i padroni di casa a farsi notare in fase avanzata prima con un tiro alto di Benali e quindi con una staffilata dal limite di Pepe di poco a lato. Al 24′ gli uomini di Rastelli vanno in vantaggio con Borriello, lesto a stoppare benissimo un lungo lancio di Di Gennaro e a depositare la palla alle spalle di Bizzarri nonostante il disturbo di due avversari. I biancoazzurri provano allora a reagire in mezzo ad una partita onesta alla quale l’arbitro Doveri decide di mettere la museruola con alcuni cartellini gialli. Uno di questi decide una delle fasi di gioco, con Di Gennaro che perde palla a centrocampo e nella rincorsa tocca leggermente Memushaj costringendo Doveri al nuovo giallo e al conseguente rosso. I padroni di casa si galvanizzano, tentano di avvantaggiarsi dell’uomo in più senza però arrecare pericoli alla porta di Storari, ben difeso dai compagni.

Rastelli decide di aprire il secondo tempo con l’inserimento di Salamon per Farias. Il cambio consente al Cagliari di difendersi in modo accorto, senza lasciare spazi né l’illusione di poter offendere. Il Pescara produce solo qualche cross, molto gioco spazzato via dai difensori cagliaritani. I rossoblù faticano comunque a ripartire per respirare e non andare in affanno contro una squadra che punta sull’allargamento delle operazioni in campo, spingendo sulle fasce a favore di alcuni calci d’angolo mal sfruttati. Vanno fuori le conclusioni di Pepe e Caprari, Rastelli decide di chiudersi ulteriormente inserendo Munari per Borriello. E questa scelta condiziona il finale di gara, col Pescara completamente riversato in avanti e il Cagliari a difendersi sempre con ordine. I giganti difensivi cagliaritani spazzano via tutto ma al 92′ mancano in pieno l’ennesimo cross di Pepe dalla sinistra: Caprari si trova il pallone tra i piedi, ringrazia e appoggia in porta senza che Storari possa farci nulla. È il pareggio dei padroni di casa che chiude definitivamente i giochi.

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