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Cadavere mutilato al Poetto: si esclude la pista dell’omicidio. Lunedì l’autopsia sul corpo

E’ di un uomo il cadavere mutilato ritrovato questa mattina senza testa né arti al Poetto, a poche decine di metri dall’ospedale Marino.

Il corpo è in avanzato stato di decomposizione: dalle prime analisi risulta sia rimasto in acqua per più di due mesi prima che il mare lo trasportasse a riva dove, questa mattina, è stato avvistato da un uomo che stava portando il proprio cane a spasso lungo la spiaggia.

Ed è stato proprio il cane ad attirare la sua attenzione con il suo continuo abbaiare: dalla busta dentro la quale si trovavano i resti saponificati dell’uomo spuntavano delle ossa. Da lì la chiamata al 113.

Intanto gli agenti giunti sul posto sembrano confermare che al 99,99 percento non si tratti di un omicidio: è molto più probabile che si tratti dei resti di un migrante, morto durante la traversata. Per il momento, infatti, non sono state aperte delle indagini per omicidio.

Solo l’autopsia e l’esame del DNA che saranno eseguiti lunedì al Politecnico universitario di Monserrato faranno più chiarezza sul macabro ritrovamento e sulle cause della morte.

I dati saranno confrontati con quelli relativi a persone scomparse.

Sul posto questa mattina gli agenti della Squadra volante, gli investigatori della Squadra mobile, coordinati dal primo dirigente Alfredo Fabbrocini, e gli specialisti della scientifica. La zona è stata transennata per facilitare i rilievi.

 

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