Perseverare è diabolico. Ennesima goleada subita dal Cagliari, Storari non immune da colpe, difesa idem: che lavoro psicologico ha fatto Rastelli nelle ultime settimane? Il Cagliari crolla sotto i colpi del Torino e adesso qualche crepa si apre sotto la panchina del tecnico rossoblù. Una sconfitta all’Olimpico ci può stare ma non un’altra di queste proporzioni. Peggior difesa, squadra lunghissima per tutta la gara, nessuna reazione all’inizio della ripresa, errori infantili del capitano (mani addosso all’arbitro) a risultato già ampiamente compromesso. Una cosa è certa, a questo punto: il Torino inguaia la posizione di Massimo Rastelli subissando il Cagliari di gol, per il 5-1 che affossa i rossoblù. I padroni di casa fanno quello che vogliono nei primi dieci minuti, entrano nell’area cagliaritana con una facilità impressionante e riescono a segnare per ben due volte a causa di due errori collettivi. Il gol di Melchiorri nel finale del primo tempo ha riaperto una gara che Benassi pareva aver chiuso. Nella seconda frazione un nuovo uno-due iniziale di Belotti e Baselli ha messo in chiaro come ai rossoblù non dovesse esser data alcuna possibilità di recupero.
Pronti, via e Torino in vantaggio: Belotti sguscia alle spalle di Alves e colpisce fiacco, Storari devia centrale e per la punta della nazionale italiana è gioco facile insaccare in porta. I granata sono maggiormente dinamici, il pressing è deciso e un recupero di Benassi su Dessena lancia Ljajic verso il 2-0 al 10′, dopo che il serbo aveva sfiorato già la segnatura poco prima. Il Cagliari subisce l’intraprendenza delle ali avversarie, trova un bel tiro forte ma centrale di Melchiorri e soffre i tanti errori centrocampo. Dessena e Melchiorri non hanno fortuna su colpo di testa, Hart rischia una papera su un tiraccio di Munari. Al 37′ nuovo errore di Dessena, Benassi si libera al limite dell’area e supera Storari con un destro imprendibile. Poco dopo il Cagliari accorcia con Melchiorri dopo una bella giocata di Sau e Pisacane, l’1-3 rimette in gioco i rossoblù in vista del secondo tempo.
