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Moussa, tre mesi di viaggio dalla Guinea a San Gavino per sognare una vita migliore

Moussa, tre mesi di viaggio dalla Guinea a San Gavino per sognare una vita migliore. Seduti al tavolo dove di solito Moussa segue le lezioni di italiano, gli chiedo se ha voglia di raccontarmi il suo viaggio, la sua storia, la sua vita. L’arrivo a San Gavino lo scorso agosto, dove è ospite del neonato SPRAR del paese, è infatti l’ultima tappa di un percorso ad ostacoli che tanti come lui affrontano nella speranza di una vita migliore.

Moussa ha 19 anni, e nel maggio del 2015 decide di lasciare il suo Paese, la Guinea: «La mia famiglia è molto povera e non aveva la possibilità di farmi studiare come sognavo, perciò sono partito verso la Libia sperando di potermi realizzare. Il viaggio è durato tre mesi, che sono stati molto duri: abbiamo attraversato il Mali, il Burkina ed il Niger, ma la parte peggiore è stata quella in Libia, dove sono arrivato ad agosto: abbiamo attraversato parte del Sahara senza cibo né acqua e abbiamo impiegato tre giorni per arrivare da Sebha a Tripoli, obbligati a fermarci spesso per dormire in posti che ci permettessero di proseguire il viaggio senza essere intercettati; questo perché il Governo non riesce più a gestire l’arrivo di tanti migranti che, dal resto dell’Africa, vogliono raggiungere le coste del suo Paese per partire. Quando ho visto quanto era critica la situazione, ho capito che non avrei mai potuto vivere in Libia, ma tornare in Guinea sarebbe stato troppo difficile, e ho deciso di venire in Italia. Sono salito su un barcone con altre 877 persone e, poco lontano dalla costa, una nave ci è venuta incontro, ci ha fatto salire e portato direttamente a Cagliari».

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