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“Vogliamo una scuola a regola d’arte”: gli studenti e i docenti del Liceo artistico e musicale in piazza chiedono insieme una sede fissa

Sono scesi in strada uniti e coesi gli studenti e i docenti del Liceo artistico e musicale “Foiso Fois”, intenzionati a battagliare pur di vedere riconosciuti i loro diritti. Rivendicano la necessità di avere una sede fissa per poter studiare e svolgere le lezioni quotidiane. Un corteo pacifico quello che ha attraversato il centro di Cagliari e si è diretto in via Roma, dove è stato richiesto un incontro con i capigruppo del Consiglio regionale. Incontro che, però, studenti e docenti non hanno ottenuto, decidendo quindi di rimanere in presidio per tutta la giornata di oggi, con la speranza di sapere, prima o poi, se presto riusciranno a rifrequentare le lezioni in una sede fissa a Cagliari. Tanti gli slogan portati in corteo, tra questi alcuni dei più impugnati: “L’arte è terapeutica e tu stai male”, “L’artistico è casa mia e non mi voglio trasferire in periferia”, “Non confiniamo l’arte”.

Gli 850 studenti del Liceo erano ospitati fino allo scorso anno presso l’istituto Leonardo, da dove sono stati sfrattati per far posto agli alunni del Martini. La notizia , tuttavia, è giunta loro il giorno prima dell’inizio delle lezioni, il 13 settembre.  <<Le classi del Liceo musicale sono state trasferite al Besta 2 di via Cabras a Monserrato, che versa in condizioni strutturali e igieniche disastrose, bisognoso di interventi di derattizzazione che ancora non sono stati eseguiti>>, afferma sconsolata Sara, che frequenta il quarto anno.

Mimmo Di Caterino, docente responsabile della funzione strumentale orientamento del liceo: <<Siamo andati a visionare la struttura del Besta ma è inidonea: addirittura andrebbe deratizzata. Cagliari si è candidata a Capitale italiana della cultura ma il suo liceo artistico e musicale, l’unico della Sardegna, deve dividersi tra Monserrato e Pirri: un’anomalia culturale>>.

Nella Sede di via Sant’Eusebio continuano ad esserci la presidenza e gli uffici (presidio fondamentale per mantenere la “proprietà” sull’immobile) e alcune classi. Ma per il resto regnano rabbia, fatica, paura del futuro. <<Ora siamo costretti a fare lezione fuori dall’istituto assegnatoci, proprio perché non è agibile>>, continua la studentessa, <<il liceo artistico e musicale deve ritornare a Cagliari e trasferirci nell’hinterland è stata una perdita grave per la città e per l’arte in generale>>, sostiene Matteo, studente del 5° anno. Durante il presidio sotto il palazzo regionale di via Roma, gli studenti del Liceo a indirizzo musicale hanno suonato, mentre quelli a indirizzo artistico hanno disegnato, dimenticando, almeno per qualche ora, il proprio triste esilio.

 

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