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La nuova Piazza Gramsci è bellissima ma c’è chi mugugna per i ritardi nei lavori e per il colore “troppo” chiaro

Si sono finalmente conclusi i lavori di rifacimento di piazza Gramsci, la piazza è bellissima ma c’è già chi mugugna per il colore “troppo” chiaro (e quindi facilmente sporcabile) della piazza. La riapertura al pubblico è avvenuta giovedì. Mancano solo da sistemare i cestini portarifiuti e le panchine. I lavori erano iniziati nell’aprile dell’anno scorso e si sarebbero dovuti concludere entro gennaio di quest’anno ma, per una serie di vicissitudini, la riapertura è slittata, non senza malumori da parte dei commercianti della zona. 

I lavori sono stati divisi in due lotti: nel primo si è riorganizzata la piazza con spazi pianeggianti e inclinati, senza il precedente dislivello, nel secondo, invece, è stata sistemata l’illuminazione, con lampioni di ultima generazione ed è stato chiuso al traffico il tratto stradale che congiungeva via Iglesias con via San Lucifero, con l’eliminazione dei parcheggi e la conseguente pedonalizzazione. Il tipo di pavimentazione adoperata è simile a quella di via Garibaldi e i materiali utilizzati sono prodotti in Sardegna. L’opera è stata possibile grazie a un finanziamento di circa 800.000 euro per entrambi i lotti. 

L’assessore alla Cultura e al Verde Pubblico Paolo Frau, sottolinea l’importanza di Antonio Gramsci per la città di Cagliari:  <<Gramsci è una delle più illustri figure di intellettuale e politico del nostro Paese e la Sardegna è orgogliosa di avergli dato i natali>>, afferma, <<la città di Cagliari, che lo ha ospitato in anni importanti per la sua formazione, intende onorarne la memoria in occasione d elle due importanti ricorrenze: il 125° anniversario dalla nascita, che ricorre quest’anno, e l’80° anniversario dalla morte che, invece, ricorre nel 2017.  Nella rinnovata piazza a lui dedicata sono stati incisi alcuni suoi significativi pensieri e nella piazzetta Dettori è stata posta di recente una targa che ricorda la sua frequentazione del liceo classico e l’importanza da lui attribuita al dovere di istruirsi e di partecipare attivamente alla vita pubblica. L’amministrazione  – conclude l’assessore – è decisa anche a indicare con una targa gli altri luoghi della città che hanno avuto significato nella permanenza a Cagliari di questo grande figlio della Sardegna>>.

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