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Personaggi. Da Cagliari a Rai 2: il mago Zamu, l’illusionista cabarettista

Il mago Zamu

Un mago atipico, un po’ illusionista e un po’ cabarettista. Una passione lunga oltre vent’anni che Samuele Zucca, in arte Zamu, cagliaritano di 30 anni, ha saputo trasformare in una professione. E che qualche settimana fa l’ha portato ad andare in onda su Rai 2, nella trasmissione pomeridiana “Detto fatto”, condotta da Caterina Balivo. Giochi di magia da quando aveva sette anni, poi gli studi a 19 anni. E ora lavora in tutta l’Isola, ma anche in Italia, tra serate e qualche apparizione televisiva.

Una passione nata da bambino. «Da quando avevo circa 7 anni – racconta – Però gli studi veri e propri li ho intrapresi a 19. Ho studiato musica, teatro, illusionismo nel corso degli ultimi 13 anni, ho collaborato al fianco di professionisti e soprattutto ho fatto quanta più esperienza possibile».

L’impegno è fondamentale. «A questo lavoro dedico almeno 4 o 5 al giorno, ma spesso giornate intere. Tanti pensano si tratti solo di allenamento, invece ci sono tanti fattori che richiedono tempo. Oltre alla pratica manipolatoria, è bene concentrarsi sulla visione di spettacoli e trasmissioni televisive. Inoltre ci sono tanti altri aspetti, per esempio i social network, che io e il mio socio seguiamo in modo molto attento. Per poi dedicarci alle prove per gli spettacoli, al mantenimento dei contatti lavorativi, ai rapporti con le agenzie di spettacolo, con le TV e così via. Diciamo che il tempo libero bisogna un po’ inventarselo».

Un momento di uno show

Un mestiere vero e proprio. «Lavoro tanto in Sardegna, oltre che nello Stivale, ma è anche vero che sono un illusionista atipico. Sono anche un cabarettista e lavoro ormai a tempo pieno in società con Thomas Sasso, con cui costituiamo il duo magi-comico Zamu e Thomas. Troviamo i nostri spazi all’interno del mondo del cabaret, più che della magia in sé».

Lo scorso 5 maggio è andato in onda su Rai 2 nella trasmissione “Detto fatto”. «È stata un’esperienza costruttiva e molto interessante, perché sono uscito dalla mia zona di comfort e ho portato l’illusionismo all’attenzione di un target non propriamente specifico. Caterina Balivo e lo staff hanno fatto di tutto per farmi sentire a mio agio, è stato fantastico collaborare con professionisti di questo calibro. Il duo Zamu e Thomas ha in serbo qualche progetto televisivo, ma per scaramanzia ancora non ne parliamo».

Thomas e Zamu

Un consiglio per i giovani che vorrebbero fare il suo stesso mestiere. «Non penso si possa affrontare un percorso artistico, di qualunque tipo, con l’obiettivo di farne un lavoro. Penso ci voglia innanzitutto molta autocritica e molta obiettività verso sé stessi. Inoltre bisogna amare la propria arte a tal punto da esser disposti ad accantonare tutto per lei. Per poter fare bene bisogna divertirsi, dar sfogo alla creatività e bisogna fare tutto con il solo scopo di vivere, e far vivere, delle emozioni. Non tutti hanno la predisposizione naturale per farne un lavoro, non necessariamente per questioni di bravura o di qualità artistica, ma semplicemente perché nel momento in cui diventa un lavoro cambiano tante prospettive. Ci si rende conto che il numero di persone che vogliono vedere un tuo spettacolo è in aumento, che il risultato che si ottiene è positivo in modo costante. E arriva un momento in cui ci si rende conto che la propria vita può ruotare attorno a quest’arte. E, anche se non si dovrebbe dire, un pochino invidio chi vive la magia come semplice hobby, perché può dedicarsi alla propria arte senza alcun tipo di pressione esterna. Ma sono felice così».

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