I divorziati possono fare la comunione ma solo se non fanno sesso. A dirlo il cardinale Ennio Antonelli, in merito alla prassi vigente che per ora nega la possibilità di prendere l’eucarestia per chi è unito in seconde nozze. Antonelli sostiene che la concessione della comunione ai divorziati risposati si può anche prendere in considerazione, ma solo in situazioni particolari come la “perfetta continenza sessuale. Solo se c’è questo impegno sincero di conversione, eventuali passi falsi, eventuali ricadute nei rapporti sessuali possono comportare una responsabilità attenuata”.