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Nasce il comitato AsseminiPulita. Al via la petizione popolare contro il nuovo appalto rifiuti

Si è recentemento costituito il Comitato Civico denominato “AsseminiPulita”. L’obiettivo: sensibilizzare al rispetto ed alla valorizzazione ambientale nonché al decoro della città.

Il primo atto del neonato comitato è quello di lanciare una petizione per dire “No” al nuovo appalto di raccolta dei rifiuti incentrato sull’utilizzo di “cassonetti” tecnologici ed un “Sì” al ripristino del servizio di conferimento “porta a porta” con i dovuti ed opportuni miglioramenti tecnici, formativi ed economici.

“I motivi- scrivono i portavoce Rita Nioi, Antonino Esu e Adriano Pinna-  l’appalto di igiene urbana rappresenta il costo più alto del Bilancio comunale a totale carico dei contribuenti asseminesi. Riteniamo che il Sindaco non avrebbe dovuto consentire che un atto di tale portata amministrativa, destinato a durare fino a nove anni, venisse avviato senza prima consultare i propri concittadini e senza tenere conto delle condizioni socio ambientali. Un salto nel buio destinato a gravare principalmente sulle fasce più deboli. Una scelta in netto contrasto con gli impegni elettorali che promettevano un miglioramento del servizio “porta a porta”, non la sua sostituzione. In questi giorni viviamo i disservizi legati alla fase di passaggio dal ritiro “porta a porta” al conferimento nei “cassonetti” tecnologici. Fase di tagli consistenti ed indiscriminati che riteniamo concausa dell’aumento delle discariche abusive anche nel centro urbano. Aspetti che mettono a rischio il controllo della spesa, dell’ordine e della salute pubblica, creando forti disagi ai cittadini ed alle imprese. Nonostante tutto, il Sindaco si sottrae al confronto pubblico (come accaduto anche nell’ultimo Consiglio comunale) e non risponde con i numeri alle domande poste dalle forze politiche e sociali, limitandosi a promettere risparmi senza però dimostrarli. L’unico dato certo è che negli ultimi anni la tassa sui rifiuti è più che raddoppiata, collocando Assemini tra le città più care. Questo a causa di evidenti errori facilmente superabili, con conseguente miglioramento del servizio e riduzione del costo. Riteniamo c – concludono nella  la  lunga nota -he non si possa andare avanti per tentativi, né per ipotesi. Non può essere vanificato il buon lavoro fatto dai cittadini e dalle imprese in tutti questi anni con il servizio “porta porta”. Lavoro che va migliorato, per aumentarne l’efficienza e ridurne il costo. Perciò ci rivolgiamo alle forze politiche rappresentate in Consiglio comunale e non; alle forze sociali ed ai Comitati civici attivi sul territorio per sostenere attivamente la volontà sovrana dei cittadini, attraverso la petizione popolare”.

 

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