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L’Antitrust sanziona gli armatori: dovranno pagare cara l’estate 2011

 

Otto milioni di euro di multa per Moby, Gnv, Snav e Marinvest per aver fatto schizzare i prezzi alle stelle dei trasporti marittimi. Ma in Ogliastra si guarda al futuro.

 

L’Antitrust dà ragione alla Regione che aveva denunciato l’anomalia nella condotta degli armatori che tra il 2010 e il 2011 avevano formato un vero e proprio cartello violando così la concorrenza e facendo lievitare i prezzi dei traghetti tra la Sardegna e la Penisola. Ma quali saranno le ripercussioni per l’Ogliastra? Se la Sardegna per ragioni geografiche è pesantemente penalizzata nei collegamenti, ancor di più lo è la provincia, ribattezzata tristemente “isola nell’isola”. Nonostante i collegamenti stradali insufficienti, la presenza-assenza di un aeroporto (sul quale non volano aerei) e un porto, quello di Arbatax, servito da una linea marittima a singhiozzo, l’Ogliastra guarda con maggiore ottimismo al futuro.

 

Secondo il vice sindaco e assessore ai Trasporti Nuccio Meloni (Udc) le ultime notizie giunte dall’Antitrust, fanno ben sperare e non possono che avere ripercussioni positive per l’economia della Sardegna e dell’Ogliastra. “Credo che queste compagnie – commenta Meloni – abbiano finito di fare cartello, e dovranno attenersi ad effettuare prezzi concorrenziali. Posso affermare comunque che già da quest’estate la Tirrenia sta seguendo questa linea, le tariffe sono migliori, diverse sono le promozioni per le famiglie e sconti low cost per chi vuole viaggiare con auto al seguito”. Questi i numeri: una famiglia che oggi vuole arrivare ad Arbatax partendo da Civitavecchia, per cabina e posto auto spende 130 euro andata e ritorno. “La Tirrenia – sottolinea l’amministratore comunale – sta percorrendo la strada dei prezzi a portata di portafoglio. Anche le altre compagnie saranno costrette a seguire questa linea”.

 

In termini di numeri di presenze l’assessore Meloni non dà risposte certe. “Le presenze della prima metà di giugno rispecchiano quelle dello scorso anno – fa sapere – Stiamo iniziando ora a vedere un po’ di turisti, si sa gli italiani vanno in vacanza dopo la fine delle scuole. Bisogna cambiare marcia, il turista va coccolato e non spennato, quest’anno i prezzi sono al ribasso, solo così si riuscirà a riportare e tenere stretto il turista nella nostra Ogliastra.”

 

D’altra parte ci aveva pensato proprio il cartello di armatori, anche secondo l’Antitrust, a spennare ben bene turisti e residenti. E la Regione aveva risposto al monopolio, lanciando “La flotta Sarda” che, purtroppo, non era mai riuscita a imporsi tra i titani del mare. Mentre la società pubblica della Tirrenia falliva e finiva in mano ai privati, questi continuavano ad aumentare vertiginosamente i prezzi. E proprio in tempi in in cui la crisi economica metteva ( e ancora mette) in difficoltà tutti quanti, ai sardi veniva negato pesantemente il diritto alla mobilità.

 

Ora però giustizia, forse, è stata fatta. Le compagnie che hanno fatto cartello saranno costrette a pagare entro 90 giorni gli 8 milioni di euro sottratti all’economia sarda e alle tasche dei viaggiatori, e di conseguenza ad abbassare le tariffe dei collegamenti con la penisola a prezzi concorrenziali.

 

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