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Celiachia in Ogliastra: UNA VITA GLUTENFREE

Iniziamo con il dire che da questa parte del computer c’è una celiaca. E che quindi tra le parole che leggerete non c’è solo la volontà di informare ma anche un’accorata partecipazione all’argomento.

Per chi non lo sapesse, la celiachia è un’intolleranza permanente al glutine, una sostanza proteica contenuta in alcuni cereali. Per intenderci, il celiaco a tavola deve assolutamente dire bye bye a pasta, pizza, biscotti, pane e a tutti i cibi che contengono ( anche in minima percentuale) cereali quali: avena , frumento, farro, orzo, kamut e segale. Infatti quando una persona affetta da celiachia ingerisce questi alimenti, nel suo corpo si scatena una reazione immunitaria che danneggia l’intestino tenue e impedisce al fisico di assorbire certi nutrienti. Con notevoli danni e seri rischi. Riconoscere la celiachia non è semplice, considerato il fatto che i campanelli d’allarme sono tra i più vari: da quelli tipici come nausea e forti dolori addominali a quelli meno diffusi come astenia, irritabilità, anemia e dolori articolari.

Pare che una persona su 100 in Italia soffra di questo disturbo e che i casi diagnosticati siano in costante crescita. Per parlare di cifre: ogni anno vengono effettuate circa 20.000 nuove diagnosi. La Sardegna statisticamente si fa notare: la celiachia da noi ha difatti una notevole incidenza, soprattutto tra il sesso femminile. Parlando della sola Ogliastra, i casi sono sull’ordine delle centinaia.

Purtroppo le cause sono sconosciute. Alcune teorie sostengono che si tratti di un difetto ereditario ( quindi se avete un parente celiaco, alzate le chiappette e correte a fare accertamenti) e che la celiachia si sia manifestata nell’uomo quando esso passò da una dieta a base di carne ad una a base di grassi ad alto contenuto proteico come il grano. Ma l’attenzione nei confronti di questa malattia si è sviluppata solo negli ultimi decenni, quindi vi è motivo di credere e sperare che nei prossimi anni molte domande trovino un’ esaustiva risposta grazie alla ricerca.

Ora però mi sembra giusto dare spazio alla prospettiva “da bicchiere mezzo pieno”, partendo da questa considerazione: per tenere sotto controllo la celiachia non è necessario assumere medicinali. Il che mi è sempre parsa un’ottima cosa. L’unico modo per gestire la patologia è infatti affidarsi ad una dieta totalmente priva di glutine ( e senza sgarrare, please!). Una volta che il glutine viene rimosso dalla dieta, le infiammazioni dell’intestino tenue cominceranno a cessare già dopo alcune settimane. Il celiaco, eliminando il glutine dalla sua vita, può così vivere in perfetta salute. E lo posso confermare in prima persona.

Dopo aver letto ciò che ho scritto qualche riga fa, a qualcuno verrà però spontaneo dire “Sì, stai bene…ma a che prezzo! Non puoi mangiare nulla!”. Questa esclamazione, che poi incarna parecchi dei luoghi comuni che circolano sulla celiachia, non ha motivo di esistere. Poteva avere un senso molti anni fa. Oggi no. Assolutamente no. Infatti attualmente esistono in commercio centinaia di prodotti senza glutine in grado di sostituire qualsiasi cosa al celiaco passi per la testa di addentare: pizza, torte, biscotti, pasta e chi più ne ha più ne metta. E raramente capita di incappare in ristoratori che ignorino la procedura da affrontare nel momento in cui il celiaco si siede al tavolo del loro locale.

Io sono celiaca e abito da tanti anni a Tortolì. Prendiamo il mio caso: se voglio mangiare la pizza so che diversi locali me la prepareranno senza glutine. Se vado al ristorante trovo sempre persone pronte a suggerire il piatto più sicuro da ordinare (per non parlare del fatto che molti ristoratori hanno frequentato con rigore corsi per la preparazione di piatti senza glutine). Se ho necessità di fare colazione in un bar sono tanti gli esercizi che oltre al cappuccino possono proporre qualche dolce adatto. Se ho voglia di culurgiones esiste un laboratorio di pasta fresca che li prepara appositamente per noi celiaci. E soprattutto da un po’ di tempo a questa parte ha fatto capolino ad Arbatax la cattedrale del glutenfree: un negozio che porta il nome di “Celiachia e non solo” dove Fabiana Farigu e Alberto Laurini vendono solo ed esclusivamente prodotti dedicati a chi deve fare i conti con la celiachia e a chi soffre di altre intolleranze alimentari ( ahimè, ormai non si sente parlare d’altro). La scelta è veramente vastissima e vi è pure la possibilità di spendere in questo negozio il buono ASL dedicato ai celiaci. La disponibilità di Fabiana e la sua conoscenza del problema rappresentano poi un valore aggiunto: ha sempre per tutti quanti un buon consiglio e una ricetta adatta a cucinare al meglio i prodotti senza glutine!

E questo fortunatamente vale per tutti i centri ogliastrini. Negli anni l’informazione ha fatto vincere la partita alla patologia, per fortuna. E va sempre meglio. Ecco perché sento di poter dire che con un pizzico di buon senso e un pochino di collaborazione da parte del prossimo ( familiari, amici e ristoratori vari) la vita del celiaco ogliastrino possa oramai definirsi in discesa…

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