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Le avvocate cantano “Bella Ciao” al comizio di Salvini e arriva la solidarietà dell’Anpi. Cerulli: “Tante attestazioni di stima, procediamo con l’esposto”

Sta diventando un caso quanto accaduto giovedì sera a Tortolì, quando durante il comizio di Matteo Salvini presso la nuova sede della Lega di via Monsignor Virgilio, due avvocate tortoliesi, Marcella Lepori (ex sindaco della cittadina dal 2005 al 2010) e Katia Cerulli, in compagnia di un altro piccolo gruppo di persone, sono state fermate da alcuni poliziotti in borghese e identificate dopo aver cantato a circa 50 metri dal palco dove si trovava il vicepremier la canzone “Bella Ciao“, manifestando così, in modo pacifico, il proprio dissenso nei confronti della presenza di Salvini a Tortolì.

I poliziotti hanno fotografato con il cellulare i loro documenti e alla richiesta di spiegazioni da parte delle avvocate, hanno risposto che si trattava di normali controlli,atti a garantire la pubblica sicurezza. La notizia è rimbalzata presto prima in Ogliastra e poi nella Sardegna tutta e non sono mancate numerose attestazioni di stima nei confronti del piccolo gruppo che intonava la canzone partigiana, non ultimo quello del coordinatore per la Sardegna dell’Associazione Nazionale Partigiani Italiani Marco Sini che in un comunicato ha così commentato quanto successo: «Un fatto grave, che suscita sdegno e riprovazione. Purtroppo nel nuovo clima politico nel quale vengono sdoganate le manifestazioni di apologia del fascismo non è la prima volta che in questo periodo la polizia ferma e identifica partecipanti a manifestazioni tutelate dalla Costituzione e regolarmente autorizzate. Anpi Sardegna nel confermare piena solidarietà e vicinanza a Marcella Lepori e Katia Cerulli continuerà ad impegnarsi per la difesa delle libertà di manifestazione del pensiero garantita dalla Costituzione della Repubblica e per contrastare ogni espressione di rigurgiti neofascismi, di razzismo e xenofobia».

«Abbiamo avuto la solidarietà di tantissime persone e di tanti colleghi – afferma l’avvocata tortoliese Katia Cerulli – Con noi c’erano altri amici, in primis Veronica Comida, che ha cantato insieme a noi. Abbiamo apprezzato molto anche la reazione dell’Anpi. Stiamo valutando il da farsi, soprattutto l’esposto al garante per la privacy perchè non ci sono sembrate affatto corrette le modalità che hanno visto gli agenti fotografare i nostri documenti con il cellulare e che gli stessi non ci abbiano condotte in commissariato nonostante avessimo in questo senso manifestato assoluta disponibilità».

 

La foto pubblicata a corredo dell’articolo si riferisce alla  manifestazione indetta nel 2016 dagli avvocati del Foro Lanusei  contro  la temuta ridefinizione della geografia giudiziaria e  non alle  vicende riportate in questo articolo. 

 

 

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