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Leggende ogliastrine. La leggenda della Madonna delle Grazie di Ilbono

Un giorno, nel lontano 1600, un gruppo di contadini provenienti da diversi paesi della zona di Ilbono e alcuni pescatori di Tortolì, videro nello splendido mare di Cea una cassa di legno abbandonata.

Subito corsero a recuperarla, la portarono in riva e la aprirono ma grande fu il loro stupore quando scoprirono il contenuto: al suo interno c’era una bellissima statua della Madonna con un bambino in braccio. Il simulacro era talmente bello che ognuno di loro desiderava portarlo al proprio paese ma non riuscivano proprio a mettersi d’accordo. Decisero pertanto di affidare tale decisione al destino: la statua fu caricata su di un carro a buoi e venne deciso che essa andasse al luogo in cui i buoi l’avessero condotta seguendo il proprio istinto.

Il carro carico del simulacro iniziò il suo viaggio, partì dalla spiaggia di Cea e cammin facendo si diresse verso Ilbono. Giunti presso la chiesa di San Giovanni Battista i buoi si fermarono. La statua prese il nome di Madonna delle Grazie e da questa leggenda nacque la devozione di Ilbono verso la Vergine che ancora oggi, ogni anno, viene festeggiata la prima domenica di luglio.

Oggi come allora la statua viene portata in processione su di un carro addobbato, in ricordo di quello che in passato la condusse in paese.

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