Site icon www.vistanet.it

Raid contro la peste suina nel Gennargentu, la rabbia dei movimenti. Pasella: «La Regione ha agito manu militari»

immagine simbolo

La campagna di abbattimenti di maiali allevati allo stato brado condotta ieri dalla Regione nell’ambito del progetto per l’eradicazione della peste suina nell’area del Gennargentu non ha mancato di suscitare polemiche.

Tra i principali antagonisti all’azione del governo regionale, il Movimento Sardo Pro Territorio, che  con una nota del suo coordinatore Alessio Pasella   attacca i vertici regionali.

Stando a Pasella, la Regione avrebbe condotto un’azione “manu militari”, abbattendo “molti suini di razza sarda allo stato brado, importante fonte di sopravvivenza delle popolazioni è patrimonio di biodiversità, patrimonio genetico di una razza suina in via di estinzione, inserita fra le sei razze autoctone nazionali”.

«Il movimento – tuona il coordinatore – valuterà nelle prossime ore le ulteriori azioni efficaci e necessarie da intraprendere in tutte le sedi, compresa quella di mobilitare quando sarà il momento casa per casa le popolazioni interessate per cacciare via elettoralmente dal governo di Roma e di Cagliari i responsabili di questa politica che sta dando il colpo di grazia ad un’economia agropastorale in agonia».

Venerdì ,  festa dell’Immacolata giornata in cui tradizionalmente vengono macellati  i maiali,  il dispiegamento di forze inviato  a Desulo, Orgosolo e Arzana ha abbattuto 210 suini allevati allo stato brado.   

Exit mobile version