Site icon www.vistanet.it

L’Ogliastra salva le sue autonomie scolastiche, il nuorese no. La Cgil sul piede di guerra

Piano di dimensionamento scolastico: scampato pericolo per l‘Ogliastra che mantiene tutte e 13 le sue autonomie. Non altrettanto per il resto dell’ambito nuorese che  ne perde due: Bolotana e Tonara.

Questi ulteriori tagli non vanno giù alle organizzazioni sindacali. In particolare  alle segretarie della FLC CGIL di Nuoro e Ogliastra e ai loro segretari generali.  “A seguito della Conferenza provinciale sul Dimensionamento in provincia di Nuoro  esprimiamo  forte preoccupazione nonché assoluto dissenso per l’approvazione del Piano di dimensionamento della rete scolastica della provincia di Nuoro anno scolastico 2018/2019 che prevede anche quest’anno la soppressione di 2 autonomie scolastiche : IC di Bolotana e l’IC di Tonara” si legge in una nota  di Antonella Cidda (Nuoro) e Emanuela Valurta (Ogliastra).

“L’applicazione della logica dei numeri dettata a livello ministeriale e fatta propria dalla maggioranza dell’assemblea, ha creato oggi nel Marghine un mega istituto comprensivo con 1098 alunni, un mostro a venti teste ( 14 plessi e 6 comuni) e nella Barbagia Mandrolisai con l’ accorpamento di Teti, Tiana e Austis con Atzara ha gettato le basi per la realizzazione nel 2019/20 di un altrettanto preoccupante mega istituto in perfetta armonia con i parametri ministeriali” prosegue il comunicato.

Infatti il risultato di questa operazione, basata sulla logica dei numeri ,non mette al riparo l’ istituto di Atzara, che con 7 comuni e 13 plessi raggiunge un totale di soli 446 alunni e rischia il prossimo anno di essere sottodimensionato e accorpato a Desulo che quest’anno avendo acquistato Tonara conta appena 509 alunni .

“Noi riteniamo che questa scelta sia assolutamente autolesionista poiché abbiamo visto negli anni passati che le istituzioni scolastiche una volta tagliate non sono state più ripristinate. Infatti oggi contiamo tra Nuoro e Ogliastra solo 46 autonomie contro le 67 del 2002. A cosa serve fare gli accordi sulle zone interne con Piani di rilancio quando poi i nostri amministratori con i fatti si contraddicono e procedono ad auto sopprimere le scuole?” è la domanda della Cgil scuola.

Exit mobile version