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Riforma ospedaliera, due settimane di sciopero della fame per Giorgina Secci. Devias: “La politica dov’è?”

La drammatica protesta di Giorgina Secci in difesa della sanità ogliastrina è giunta a due settimane di sciopero della fame, tutto questo senza che nessun politico sardo abbia mai speso mezza parola. L’accusa arriva dal segretario di Libe.ru. Pierfranco Devias che sostiene la lotta della volontaria ogliastrina.

“La  presidentessa della Pubblica assistenza volontari di soccorso di Urzulei, è entrata oggi nel tredicesimo giorno di sciopero della fame. La sua lotta, nel disinteresse pressoché completo della politica e di gran parte dei mezzi di informazione, va avanti per rivendicare il riconoscimento del primo livello per l’ospedale di Lanusei e per il diritto degli ogliastrini ad avere un servizio sanitario efficiente” si legge nel post del suo profilo Facebook.

“Una lavoratrice, – prosegue il post-  una madre di due giovani ragazzi, sta mettendo a rischio la sua salute per difendere i diritti collettivi alla salute, per portare l’attenzione su un territorio abitato da cittadini che pagano le tasse come tutti gli altri, ma non hanno i diritti di tutti gli altri.

A voi consiglieri regionali, che martedì vi riunirete mentre lei entra nel quindicesimo giorno di sciopero della fame, a voi che non sapete cosa significhi saltare 45 pasti di fila vedendo la propria famiglia che soffre per la vostra sofferenza, a voi che sarete chiamati a votare per scegliere tra l’interesse di tutti e l’interesse di pochi, voglio dire questo:vi sembra normale che ancora nel 2017 i cittadini siano costretti ad arrivare a tanto per ottenere ciò che gli spetta di diritto?”

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