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Veleni di Quirra: nanoparticelle la causa dei linfomi tra i militari impiegati al Poligono

Tribunale Lanusei

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“Sono state le nanoparticelle a causarmi il linfoma non hodgkins” è quanto ha appreso dai medici Luigi Aliberti sulla sua malattia. Nei quattro anni in servizio al magazzino movimentazioni e spedizioni materiale speciale del Poligono di Perdasdefogu, il militare ha raccolto migliaia di bossoli da terra, usati nelle esercitazioni, a mani nude, senza mascherina o altre protezioni, che non venivano fornite e delle quali nemmeno veniva fatta richiesta. Raccolti in grandi sacchi di iuta, i bossoli finivano al magazzino, da cui partivano per una ditta esterna che li avrebbe smaltiti. Nessuno invece faceva loro raccogliere i proiettili di un metro lanciati dagli aerei su vecchi camion e carri armati usati come bersagli.

Sono proseguite oggi le deposizioni dei testimoni del processo sui veleni di Quirra che vede imputati otto militari in servizio al Poligono di Perdasdefogu tra il 2004 e il 2010 (Fabio Molteni, Alessio Cecchetti, Roberto Quattrociocchi, Valter Mauloni, Carlo Landi, Gianfranco Fois, Paolo Ricci e Fulvio Ragazzon).

Racconta di malattie e morti anche la signora Eligia Agus, una vita trascorsa a Quirra, insieme ai suoi figli. Degli undici avuti uno è morto piccolo, altri tre invece sono morti da adulti. Cambiano le tipologie ma la causa è sempre la stessa: tumore.

La vita nelle campagne di Villaputzu è cambiata parecchio da quando era bambina: un’oasi coltivata è diventata quasi un deserto. Dal 2002 ha sentito spari ed esplosioni, tutt’ora avvertibili, ma due l’hanno colpita particolarmente. “Sa quei documentari che trasmettevano da Hiroshima? -racconta la Agus- Ecco, il fumo usciva così, col fungo.”

Anche Manuela Murru, militare, si è ammalata, linfoma di hodgkin per lei, e anche nel suo campione di linfoma sono state rinvenute nanoparticelle. “Raccoglievamo i bossoli esplosi dentro il basco o nella mimetica” racconta.

“Oggi le cose sono diverse rispetto a prima -racconta Giorgio Rubiu, militare in servizio al PISQ- e c’è molta meno tolleranza, nonostante tanti pastori siano attualmente abusivi nello svolgere le loro attività all’interno del Poligono, poiché gran parte delle concessioni sono scadute negli anni ‘80. È concesso solo il transito a persone e animali per attraversare il Poligono e poi uscire”.

Le udienze riprenderanno il 29 settembre.

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