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Riforma carceraria: il sindaco di Lanusei chiede un incontro urgente al Ministro Orlando

carcere di Lanusei

Una Sardegna discriminata e spesso dimenticata, un’Ogliastra sempre più isolata e privata dei propri servizi essenziali e indispensabili. E’ questo il quadro che emerge all’interno della lettera inviata quest’oggi al Ministro  della giustizia Andrea Orlando dall’Amministrazione Comunale di Lanusei determinata a ottenere presto una risposta in merito alle problematiche e ai disagi che le ultime riforme stanno arrecando (o potrebbero arrecare) ai territori considerati “periferici” come la provincia ogliastrina.

A preoccupare in particolare modo il sindaco lanuseino è la riforma carceraria che potrebbe portare alla soppressione della casa circondariale “San Daniele” provocando non pochi disagi ai cittadini delle zone interessate, che si ritroverebbero costretti a spostamenti “estenuanti” verso Cagliari, Sassari e Nuoro.

Come spiega il sindaco Davide Ferreli, inoltre, la perdita di presidi di giustizia creerebbe una reazione a catena difficile da fermare poiché comporterebbe la chiusura di altre presenze dello Stato come procure e caserme creando una “desertificazione sociale ed economica dei comuni ogliastrini.”

Una “contraddittorietà informativa” che spinge il sindaco a chiedersi e a domandare al Ministro Orlando nella parte conclusiva della lettera se “chi si occupa delle riforme conosca o meno la reale geografia fisica dell’Italia e della Sardegna”. Una situazione che, come spiega Ferreli, logora e mette in allarme un intero territorio.

“Sono anni che oramai cerchiamo di lavorare al meglio, barcamenandoci tra ridimensionamenti e tentativi di scippo veri o presunti dei nostri servizi essenziali. Ospedale, tribunale, servizi vari, ora le ennesime “voci”, definiamole cosi, di chiusura della casa circondariale di Lanusei. – ha spiegato Davide Ferreli – Siccome siamo stufi, per usare un eufemismo, volevamo informarvi che nella giornata di oggi abbiamo inviato una richiesta di incontro urgente al ministro Orlando affinchè ci informi direttamente su quanto il governo ha intenzione di fare. Gli scriviamo da cittadini, non da sudditi, e come rappresentanti dei cittadini pretendiamo delle risposte. Non per Lanusei, ma per l’intero territorio ogliastrino.

 

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