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Consiglio Regionale. Moriconi sulla metanizzazione della Sardegna

 

La discussione delle mozioni delle forze di minoranza, avvenuta ieri in Consiglio Regionale, sulle problematiche energetiche legate alla mancata metanizzazione dell’Isola, registra un precedente poco meno di un anno fa.

Allora a parti contrapposte – governava a il centro destra – il sottoscritto unitamente ad altri colleghi del gruppo PD attraverso una Mozione, che riportava più o meno gli stessi concetti di quelle in discussione, impegnarono la Giunta regionale a riferire quali atti di programmazione e scelte di politica economica ed energetica quel Governo regionale intendesse adottare al fine di rimuovere tutte le condizioni che ostacolavano, ed evidentemente ostacolano ancora, lo sviluppo economico sostenibile dell’isola; quali iniziative intendesse adottare l’allora Giunta per promuovere e favorire un reale e rapido processo di metanizzazione dell’isola.

 

La Mozione, dopo un ampia e articolata discussione, fu ritirata per via dell’impegno assunto dalla Giunta regionale di portare in tempi brevi il Piano Energetico in Aula. Cosa che puntualmente non avvenne. In sostanza la Giunta di centro destra, tramite l’Assessore dell’Industria, tenne a sottolineare come “il problema dell’approvvigionamento di metano, per la Sardegna, in pratica non si poneva in virtù della decisione, già assunta da Giunte e Governi precedenti, di aderire al progetto GALSI”. Evidentemente anche in assenza di un Piano Energetico.

Commettendo cioè il grave errore di non considerare la situazione di stallo del Progetto: “stallo invece regolarmente denunciato dalla SFIRS all’Amministrazione regionale sino a determinarne la decisione del marzo del 2013 di non aderire all’aumento di capitale di GALSI per ragioni di non sostenibilità finanziaria di un progetto, quello GALSI, per l’appunto, considerato già da allora ben lontano dai progressi attesi”.

 

In questo senso va letta positivamente la decisione politicamente, socialmente ed economicamente rilevante della Giunta regionale in carica, assunta con la delibera 17/14, di dare mandato affinché la SFIRS fuoriuscisse dal GALSI. La Sardegna, infatti, ha urgente bisogno del metano e di conoscere, in tempi rapidi, i tempi certi entro i quali potrà finalmente allinearsi alle stesse opportunità di approvvigionamento energetico di cui godono le altre regioni.

 

Oggi, grazie anche all’Ordine del Giorno unitario approvato dall’Aula al termine della discussione di ieri, finalmente sussistono i presupposti affinché la Giunta regionale possa mettere nelle condizioni, sia il Consiglio, sia l’intero sistema socio economico dell’isola, sulla base di valutazioni oggettive e scientifiche, di confrontarsi per addivenire in tempi rapidissimi alle decisioni politiche finali necessarie.

 

Ecco perché ho rivolto un pressante appello all’Assessore dell’Industria affinché consideri il Consiglio regionale non il luogo nel quale si notificano decisioni di tale portata, ma lo strumento affinché tali decisioni siano, in virtù del massimo confronto possibile, le più adeguate alle esigenze e alle aspettative di sviluppo dell’intera isola.

 

 

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