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Tortolì. Maturità in sardo? La prof dice no ad Elisa Melis

esame di maturità

esame di maturità

 

Una studentessa dell’alberghiero si vede negare la possibilità di sostenere una parte dell’esame in limba.

Parlare in sardo della storia della Sardegna, oggetto della tesina di maturità. Questo il desiderio di Elisa Melis, una studentessa  dell’Istituto Alberghiero di Tortolì, che ritiene il sardo la propria lingua madre e l’italiano una seconda lingua.

 

La sua volontà di portare la limba in sede d’esame è stata però  messa a dura prova ieri mattina dalla Presidente della commissione Maria Antonietta Ferrante, che ricordando la sua origine pugliese ha chiesto alla giovane allieva “di esprimersi solo in italiano, a beneficio di tutti”, ritenendo non fattibile una parziale presentazione in sardo della tesina della ragazza. Elisa, studentessa modello di Talana, è rimasta spiazzata. Racconta: “Parlare della storia dei giudicati in sardo avrebbe dato un valore aggiunto alla mia prova e sarebbe stato un omaggio alla mia terra. Mi sarebbero bastati cinque minuti, avrei poi tradotto volentieri in italiano far capire anche alla professoressa Ferrante il mio discorso. Non mi aspettavo un rifiuto così categorico, ci sono rimasta davvero male”.

 

Solo dieci giorni fa, un ragazzo di Cagliari, Riccardo Laconi, affrontò il proprio esame di terza media in limba, tra il favore e l’entusiasmo di tutti i docenti, sostenendo: “Vorrei esprimermi in sardo perchè non è un dialetto ma una lingua come l’inglese e il francese e attraverso la sua conoscenza possiamo entrare in contatto con la cultura e le tradizioni della nostra terra”.

 

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