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Confindustria. Servono azioni immediate: l’Ogliastra è in agonia

Si riaccendono i riflettori sull’Ogliastra, e sul suo sistema delle imprese fortemente penalizzato da gravi diseconomie e inefficienze. A far luce su tale scenario è nuovamente Confindustria Sardegna centrale che torna a Tortolì, con la seconda tappa  del progetto Mosaico “Le imprese del territorio tra crisi, potenzialità e incompiute”; il convegno si è svolto venerdì pomeriggio nella sala meeting del Symposion presso l’hotel la Bitta. Erano presenti numerosi imprenditori locali e personaggi noti del panorama politico ogliastrino, fra i vari, il presidente della Provincia Bruno Pilia (Pd), il Sindaco di Tortolì Domenico Lerede (Pdl), il Commissario del Consorzio Industriale Mauro Pilia (Pdl) e i consiglieri regionali Franco Sabatini (Pd) e Angelo Stochino (Pdl).

Ma cosa è cambiato in questi ventiquattro mesi dalla precedente tappa del Progetto Mosaico?  “Un anno fa le forze politiche avevano preso impegni ben precisi in merito ai problemi emersi dalle testimonianze dirette degli imprenditori – ha affermato il Presidente Confindustria Sardegna Centrale Roberto Bornioli – dalle opere di ristrutturazione del porto,  all’infrastrutturazione delle aree ex cartiera, ai problemi dell’area  industriale di Arbatax passando per la questione aeroporto e il  fragilissimo sistema del trasporto merci,  ma da allora, nulla è  cambiato, le criticità permangono.” Secondo Bornioli, la situazione se possibile è peggiorata, e gli impegni che furono presi  non sono stati rispettati,le problematiche evidenziate lo scorso anno si sono ripresentate inevitabilmente, e i tristi protagonisti dello scenario ogliastrino sono i medesimi: un porto quasi inagibile, un aeroporto che non decolla, dei trentacinque ettari delle aree ex cartiera ancora si attende il passaggio definitivo al Comune di Tortolì e al Consorzio Industriale e la relativa spendita delle risorse ad esse destinata (18 milioni di euro); il consorzio industriale gravato da un deficit di oltre 12 milioni, oggi a rischio liquidazione, e per finire in “bellezza” il disastro viabilità con i cantieri della SS125 e della SP 27ancora fermi.  Tutti temi dell’agenda politica ogliastrina irrisolti.

Altra questione fondamentale emersa durante il convegno – data la forte crisi economica che colpisce il territorio- è la questione del mancato inserimento dell’area industriale di Tortolì Arbatax nelle zone di crisi, come sarebbe dovuto avvenire secondo la Legge Regionale 3 del 2009 (quindi destinataria di aiuti finanziari da parte della Ras), come invece è stato fatto per altre otto zone in Sardegna. L’Ogliastra mostrata dal quadro Confindustria appare come un territorio dannato, martoriato e beffato; per esso infatti risultano stanziati, oltre 270 milioni di euro da destinarsi in servizi, infrastrutture e viabilità, ma tutto ciò solo sulla carta. Come se non bastasse con la delibera 27/46 del 2012 sono stati ripartiti solo 18 milioni di euro dei 28 spettanti, e mancano quindi 10 milioni all’appello. Dove sono finiti questi soldi? Secondo la denuncia di Confindustria,  le scelte politiche e strategiche da parte della Regione, si fanno solo sui poli forti Cagliari e Olbia,e  la Sardegna Centrale viene automaticamente esclusa. Perché? E la politica non riesce a dare risposte.

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