Intelligenza artificiale, a Roma e provincia servono 5mila figure professionali.
La richiesta di figure altamente specializzate nel settore dell’intelligenza artificiale a Roma e provincia è urgente: si stima che manchino circa cinquemila ingegneri, progettisti e tecnici del web. Questa carenza rappresenta una sfida critica, poiché le aziende faticano a trovare personale qualificato nonostante la crescente domanda.
Un’analisi condotta da Confartigianato Roma nel settore dell’hi-tech mette in luce questa situazione critica sul fronte occupazionale. Nonostante la richiesta in aumento da parte delle aziende, l’intelligenza artificiale continua a generare preoccupazioni. Secondo uno studio di Changes Unipol elaborato da Ipsos, pubblicato sul Messaggero, il 41% dei residenti romani teme la perdita di posti di lavoro in città, mentre il 40% vede minori opportunità lavorative per coloro con una bassa alfabetizzazione digitale.
Tra le professioni scientifiche e altamente specializzate, che registrano una difficoltà di reperimento superiore al 70%, figurano ingegneri elettrotecnici, ingegneri dell’informazione, analisti e progettisti software, ingegneri energetici e meccanici, progettisti e amministratori di sistemi, ingegneri industriali e gestionali. Anche le figure di operai specializzati, come attrezzisti di macchine utensili, meccanici artigianali, riparatori e manutentori di automobili, e posatori di tubazioni idrauliche e di gas, trovano difficile accesso al mercato del lavoro.
Confartigianato Roma propone l’istituzione di un tavolo di confronto tra imprese, Comune e Regione per gestire efficacemente questa situazione. Andrea Rotondo, presidente di Confartigianato Roma, sottolinea l’importanza di rafforzare le infrastrutture digitali e le competenze specializzate, proponendo la creazione di un tavolo regionale sull’intelligenza artificiale per guidare i processi in corso.
L’intelligenza artificiale, secondo Rotondo, può integrarsi con l'”intelligenza artigiana”, un elemento distintivo della creatività umana che rende unico ogni prodotto. Questa sinergia potrebbe riequilibrare le competenze imprenditoriali, specialmente nelle piccole imprese, dove gli imprenditori assumono molte responsabilità caratteristiche di professioni ad alto impatto di intelligenza artificiale. Questo approccio potrebbe contribuire a colmare il divario di competenze e ad affrontare le sfide emergenti nel mondo del lavoro nell’era dell’AI.
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