Antonio Lai, foghesino di 85 anni, ci parla della leggenda “De Sa Crusci de Pratta (croce di argento)”. I foghesini erano grati a Dio per aver concesso loro la salvezza. Si racconta che gli abitanti di Perdasdefogu si trasferirono
Antonia Meloni, nota a tutti come “Toiedda” nacque ad Ittiri (Sassari) il 24 gennaio del 1924 da un’umile famiglia di contadini. I suoi studi si fermarono alla prima elementare in quanto le donne in quegli anni dovevano occuparsi della casa
Sono passati esattamente undici anni dall’omicidio di cui più si è discusso in Italia nel nuovo millennio. Il 1 novembre 2007 intorno alle ore 23 un urlo straziante viene udito in via della Pergola a Perugia. Con la morte della studentessa inglese di 21
C’è un motivo per il quale le donne sarde pare temessero di recarsi al fiume la notte, per lavare i panni. E questo motivo era l’ingombrante e silenziosa presenza delle Panas. Con il termine Panas, secondo le tradizionali leggende sarde, si
Marta Serafini è una ragazza tortoliese di 28 anni che dall’età di 22 vive e lavora a Barcellona, in Spagna. Dopo aver conseguito la laurea triennale in Media Design e un Master in CGI e CGI advanced con Houdini, è
Anni ’60, Jerzu. Il maestro Salvatore Contu e i suoi alunni si fanno fotografare. Foto inviata da Maria Lidia Contu.
Articolo di Maria Lidia Contu. Quando ancora la civiltà non era giunta nell’isola, Torco, figlio del dio Nettuno, proteggeva Sandalia e i suoi abitanti dagli attacchi nemici. Si narra che fu lui a scoprire che l’isola aveva la forma di
Articolo di Maria Lidia Contu. La voce di Sardegna, l’espressione della sua memoria, una donna fiera e di una bellezza straordinaria. Era questa Maria Carta, la popolare cantante sarda, considerata una delle più grandi cantautrici italiane. Nacque a Siligo, nel
Racconta una popolare leggenda gallurese che i sorsensi siano tutti matti. O meglio, nell’Isola si dice che “Sossù, Calangianus e Lodè sono macchi tutti e tre“. E, secondo un mito dal retrogusto obelixiano, a causare la pazzia sarebbe stata l’acqua
«Vorrei assaggiare a primavera le fragole che ho piantato». Andrea Parodi era già malato, il tumore allo stomaco gli aveva già aggredito il fegato e la sua fine era già scritta, ma neanche il cancro era riuscito a spegnere la