Nel territorio di Seui, sono presenti le rovine o tracce di antichi villaggi abitati in epoche remote. In uno di questi secondo una leggenda arrivata fino a noi, vivevano molte persone malvagie che commettevano tanti peccati e soprattutto bestemmiavano
In questo bellissimo scatto pubblicato da Lello Cois sul gruppo Facebook “Sardegna, uno sguardo al passato, foto ricordi aneddoti”, una donna accende il focolare in una piccola cucina. Si tratta di una casa di Cabras nel 1956. La piccola stanza
Nei campi del Campidano, nei canaloni, vicino alle colline e non lontano dal mare (pare siano anche più buone), nei pendii fertili e dove c’è tanta acqua: lì è il regno delle bietole, alimento fondamentale per chi vuole mettersi a
Nei campi del Campidano, nei canaloni, vicino alle colline e non lontano dal mare (pare siano anche più buone), nei pendii fertili e dove c’è tanta acqua: lì è il regno delle bietole, alimento fondamentale per chi vuole mettersi a
Una mattina un negoziante si recò ad aprire la propria bottega ma vi trovò davanti un uomo addormentato. Inizialmente provò a chiamarlo ma visto che questi non si spostava, pensando che fosse ubriaco, gli diede uno scossone. L’uomo rotolò a
La leggenda del Casteddu Etzu del Montiferru a Cuglieri: un castello, un fantasma e la vita spericolata di una Marchesa del 1600. La fama del castello è legata alle vicende della vita dissoluta di Francesca Zatrillas marchesa di Laconi, moglie
Articolo di Chiara Schiavone. Antonio Lai, foghesino di 86 anni, ci racconta la leggenda del Conte Basilio. In tempi remoti la gente era solita ritenere che i vecchi fossero inutili per la società e, di conseguenza, era divenuta usanza comune
Sono le 23,30 a Nuoro – località Borbore – quando l’auto sulla quale viaggiano l’appuntato Santo Lanzafame e il carabiniere Baingio Gaspa si ferma, improvvisamente assalita da colpi d’arma da fuoco. Lanzafame morirà pochi giorni più tardi. Il grave attentato
Come racconta Pietro Meloni nella sua “Effemeride sarda”, in quell’epoca Ollolai era divisa da una sanguinosa faida due famiglie ricche epotenti del paese: i Ladu e gli Arbau. Sul Monte di San Basilio sorgeva un monastero gestito da frati francescani
Il 17 maggio 1935 la sedicenne Antonia Mesina fu uccisa con 74 colpi di pietra dal ventunenne Ignazio Catgiu. All’origine la sua strenua opposizione al tentativo di violenza sessuale del giovane, che la sorprese nei vicini boschi di Orgosolo, paese