Era mercoledì 17 febbraio, quando i già massicci bombardamenti degli Alleati si concentrarono su Cagliari. Circa 105 velivoli, tra “fortezze volanti” e caccia pesanti, sganciarono un tappetto di bombe e spezzoni incendiari, che devastarono buona parte della città. Colpito fu
Cristina, cantante trentenne originaria di Cuglieri, viveva in Svezia ormai da cinque anni, esibendosi con i suoi Silent Witness. Una vita fatta di musica, videoclip e concerti, segnata però fin dai quindici anni: visite mediche, cliniche, ospedali e terapie seguite
Si racconta in Sardegna che gli uomini dei tempi più antichi non conoscessero il sollievo del calore, e che vivessero plagiati da un gelo perenne. Questo fino a quando non intervenne Antonio, il santo che oggi viene venerato nell’Isola –
Reso forse ancor più celebre dalla saga del maghetto più famoso del mondo, in quanto protagonista di uno dei film targati Harry Potter, il basilisco è in realtà una delle figure mostruose più note del corpus leggendario sardo. S’iscultone –
Quasi fino agli anni ’60 la società sarda ha conservato la figura de sa levadora, quella maestra di parto avvolta da una densa coltre di mistero, capace di incutere al contempo timore e rispetto per l’associazione che in tanti erano
Nel 1871 il deputato e ingegnere Quintino Sella svolse un’approfondita indagine sulle condizioni dell’industria mineraria in Sardegna. Nei diciotto giorni passati sull’isola visitò quindi le miniere e le industrie metallurgiche, e – fra le altre cose – rilevò la disparità di trattamento salariale
In Sardegna l’argia – nota anche come “arza” – è stata per lungo tempo portatrice di significati e sentimenti diversi e addirittura contrastanti. Anzitutto d’odio, perché causa di malattie, ma ancor più di divertimento, perché pretesto per l’inizio di canti e sfrenati balli
“Avere incubi”. È questo il letterale significato del nome “ammuntadori”, utilizzato nella tradizione sarda per indicare il demone del sonno, causa – sembrerebbe – di quegli improvvisi attacchi d’ansia che più o meno frequentemente gettavano nel panico chi andasse cercando invece un profondo
Secondo una vecchia leggenda sarda, un tempo viveva a Isili un pastore e le sue tre figlie. Due di loro erano bellissime e dotate di ottima salute, l’altra – la più giovane – perennemente malata, pallida e gelida. Fiorosa, che
Si racconta che la sovrana– accogliendo le richieste dei suoi sacerdoti – avesse deciso di erigere un nuovo nuraghe, per omaggiare le divinità e offrire un riparo sicuro ai suoi sudditi. Tutte le versioni della leggenda concordano nel descrivere la