Un gesto di grande valore civile e umano ha unito nella mattinata del 16 maggio il personale dell’Ufficio Circondariale Marittimo – Guardia Costiera di Arbatax e i volontari dell’Avis Comunale di Tortolì. Grazie alla sinergia tra le due realtà e all’impulso del presidente dell’Avis locale, Luca Russo, è stata organizzata una giornata di donazione del sangue presso il piazzale antistante la chiesa di San Giorgio.

L’iniziativa, fortemente voluta e coordinata dallo stesso Russo insieme al suo team e con il supporto del personale dell’Ospedale di Lanusei, ha visto la partecipazione attiva e volontaria di diversi militari in servizio alla Guardia Costiera di Arbatax. Un gesto concreto di solidarietà, che ribadisce il profondo legame tra le istituzioni e la comunità locale.

“La partecipazione dei militari alla donazione dimostra ancora una volta l’attenzione della Guardia Costiera verso il bene collettivo”, sottolineano i promotori dell’evento. Un segno tangibile di responsabilità civica, che si traduce in un contributo prezioso per il Centro Trasfusionale dell’Ospedale di Lanusei, destinatario delle unità raccolte.

Un esempio virtuoso di impegno comune per la salute pubblica e rinsalda il rapporto di fiducia tra cittadini, associazioni e forze dell’ordine. Un’iniziativa che, oltre a salvare vite, rafforza lo spirito di solidarietà che anima la comunità ogliastrina.

Anche nella nostra Isola si coltiva la spirulina, una microalga a forma di spirale da cui prende il nome, riconosciuta dalla FAO come “Alimento del Futuro”. Questo superfood naturale è ricco di proprietà nutrizionali e può essere consumato in molti modi: si può aggiungere a succhi freschi, smoothie, yogurt o essere utilizzato come ingrediente per preparare ricette sia dolci che salate.

Le qualità della spirulina sono ben note fin dai tempi degli Aztechi e oggi stanno tornando molto apprezzate in Europa e in Italia. È un prodotto ideale non solo per l’alimentazione, ma anche per la cosmesi e la produzione di integratori, grazie al suo alto valore nutrizionale.

In Sardegna la spirulina viene prodotta nella miniera di Monte Sinni, vicino a Nuraxi Figus, nel Sulcis-Iglesiente, sotto la gestione di Carbosulcis, una società controllata dall’assessorato regionale all’Industria. Questa miniera è stata l’ultima attiva in Italia fino al 2019, anno in cui è stata sospesa l’attività estrattiva, nonostante le ingenti riserve di carbone ancora presenti.

La produzione della spirulina sarda è affidata all’azienda Livegreen, che opera seguendo rigorosi standard di igiene e sicurezza e adottando principi di economia circolare: l’acqua utilizzata nella coltivazione viene infatti riciclata, evitando sprechi. Il prodotto è completamente naturale, privo di iodio, glutine e qualsiasi controindicazione. Il fiore all’occhiello di Livegreen è la spirulina pura in forma di spaghettini, ma l’azienda realizza anche compresse, vegburger, barrette e pasta senza glutine.