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Lo sapevate? Il ritratto di Obama dipinto da Giorgio Casu fa parte della Collezione Permanente della Casa Bianca

Articolo di Laura Pace

Nelle sue vene scorre l’amore per i viaggi, l’arte e la Sardegna. Passioni che lo hanno da sempre contraddistinto, portando la sua arte in giro per il mondo. A 20 anni di distanza rientra alla base, nella sua amata isola, precisamente a San Gavino Monreale, con un solo obbiettivo: far diventare la Sardegna nel giro di qualche anno il paese dei murales.

Gran parte di quelle opere nei muri delle abitazioni sono dell’artista Giorgio Casu. Un giramondo di natura ma con la Sardegna nel cuore. Laureato in Scienze della formazione Giorgio è di fatto un insegnate ma dall’età di 27 anni ha iniziato a viaggiare, tornando di quando in quando nella sua amata isola: dall’Inghilterra per apprendere l’inglese, si muove in Thailandia per imparare a fare immersioni subacquee, passando poi per l’Australia, il Messico ed infine stabilizzandosi per dieci anni a New York, dove ha prodotto nunerose opere d’arte.

Il suo successo negli Stati Uniti parte nel 2010 con un ritratto di Obama fatto durante le sue prime elezioni del 2009. Questo quadro finì per essere esposto a Washington perché scelto come miglior ritratto dell’ex ormai presidente. Diventando parte della “Collezione Permanente della Casa Bianca”.

Da lì inizia per Giorgio la sua “fortuna” in America. Dopo questo primo successo, ne arriva infatti un altro nel 2015, quando uno dei suoi quadri più celebri, “The Owl”, il gufo, fa la sua comparsa negli schermi di Time Square.

<<Per una serie di casualità ho deciso di scegliere New York come città per produrre la mia arte e ci sono rimasto dieci anni. New York è diventata una seconda casa per me, anche se viaggiavo molto per lavoro>>. Dal 2014 al 2018 infatti decide di passare in Messico i suoi inverni, poiché le fredde temperature newyorchesi non facevano per un isolano come lui. È stato un allontanamento graduale quello dalla Grande mela, ci confessa Giorgio, che lo ha poi riportato in Sardegna.

<< Avevo bisogno di tranquillità negli ultimi anni e la frenesia di New York non me lo permetteva di certo. L’unico posto dove poter rimettere radici era solamente uno: la mia Sardegna. L’unico posto con la qualità di vita più alta al mondo. Dove si mangia e si beve bene, dove c’è aria pulita e la vita è tranquilla>>. Ora Giorgio si è creato il suo angolo di paradiso, e vuole dedicare il suo tempo a progetti che riguardano la sua terra, senza smettere mai di viaggiare ed apprendere.

<<Io sono cittadino nel mondo, vivo nel mondo, viaggio nel mondo. Sono però felicissimo e orgoglioso di essere sardo, anzi alcune volte mi sembra di aver vinto la lotteria per vivere in un posto così bello>>. Parlando della sua arte però ci dice: << Certo, questa è nata in Sardegna. Ma artisticamente lavoro da cittadino del mondo usando tutte le conoscenze e le esperienze che ho avuto in questi vent’anni di viaggio. Non ho un punto di partenza o d’ispirazione costante per i miei lavori. Non sono il tipo di artista che ripete la stessa cosa per tutta la vita. Anzi mi metto in dubbio e cambio.>>

Giorgio, infatti, è un artista a 360 gradi, un artista eclettico che sperimenta: dalla lavorazione di oggetti, all’incisone sul legno fino ad arrivare a creare una collezione di sciarpe e kimono di seta. Qualsiasi materiale nelle sue mani diventa arte. <<Il mio obbiettivo per il momento é quello di concentrarmi su progetti che appartengono alla mia isola. Continuo anche fare l’educatore e cerco di far amare ai miei ragazzi l’arte tanto quanto la amo io>> .

<<Vorrei che la gente venisse in Sardegna non solo in estate per il mare, perché non c’è solo questo. Mi piacerebbe produrre un turismo 365 giorni l’anno. Perciò L’obbiettivo reale è quella di trasformarla nel giro di 10 anni nell’isola dei murales>>. L’idea, ci spiega a grandi linee Giorgio, è quello di accostare la nostra tradizione enogastronomica ai vari paesi dove vi è anche un fulcro artistico da visitare ( e se manca crearlo).

Un connubio quindi tra tradizione culinaria sarda e street art dei murales. Rendere perciò la Sardegna intera un vero e proprio museo a cielo aperto, fruibile a tutti. Realizzando percorsi artistici che passano non solo per San Gavino ma per Orgosolo, San Sperate, Cagliari offrendo al turista un pacchetto completo. Un progetto meraviglioso, che speriamo possa realizzare per la nostra isola. Intanto i suoi quadri e le sue collaborazioni continuano in tutto il mondo, facendoci sognare attraverso paesi esotici che lui ha toccato con mano. Unendo stili colori e culture per creare una forma d’arte globale.

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