«Rappresento la donna e la femminilità»: l’artista Tania Piroddi racconta il suo amore per la pittura
Tania Piroddi, artista ilbonese, si prepara alla manifestazione Pane e Olio, in cui sarà presente con i suoi lavori. Ma il suo sogno è riuscire a realizzare una mostra che comprenda tutte le sue opere.
«Penso di aver sempre avuto questa passione dentro, ho sempre disegnato e scarabocchiato. Lo facevo anche quando ero bambina.»
Tania Piroddi, pittrice ilbonese 31enne, è chiara: questo mondo le è sempre appartenuto, anche grazie all’aria che si respirava in famiglia.
«Mio padre lavora il legno,» spiega «e mia sorella ha una grande passione per le illustrazioni manga. La Tania bambina sognava sì questa strada, in qualche modo.»
Sì, insomma, una passione che negli anni si è evoluta in un crescendo di impegno e studio, con sempre nuove strade da percorrere.
«Non si smette mai di imparare» dice, perentoria. «Infatti, sono sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo, mi pongo sempre obiettivi nuovi.»
Quel che non cambia? Be’, il soggetto: «Nella mia arte, che potrebbe essere definita figurativa, rappresento la donna, la femminilità in ogni sua sfaccettatura.»
Emozioni che diventano oggetti pieni di anima, di cuore: «Dipingere mi fa sentire in pace, mi permette di buttare fuori tutte le mie emozioni, di trasformarle in un dipinto.»
E quando vede l’opera finita, non è solo la soddisfazione a fare da padrona: «Sono molto critica con me stessa,» racconta «quindi sono contenta ma solo in parte.»
L’opera a cui si sente più legata, tra tutte quelle collezionate, è “Medusa”.
«Son sempre stata affascinata fin da bimba dal mito di Medusa, e poi da grande approfondendo la sua storia ancora di più. È un mito che si può adattare perfettamente, purtroppo, al nostro presente. Una storia di violenza in cui la vittima alla fine viene demonizzata e fatta passare come un terribile mostro. Ne sono gelosissima, infatti la pubblico raramente anche se è esposta in bella mostra in casa.»
I lavori più faticosi? Quelli in digitale, spiega, ma per un motivo ben preciso: «È una tecnica nuova per me. Sto cercando di arrivare a un determinato obiettivo, e sono molto lontana dal raggiungerlo… in più sono autodidatta, sul digitale, quindi la strada è ancora lunga.»
Intanto, si prepara alla manifestazione Pane e Olio, in cui sarà presente con i suoi lavori. Ma il suo sogno è riuscire a realizzare una mostra che comprenda tutte le sue opere. «Non vedo l’ora di poterla inaugurare» rivela l’artista, che ha Schiele come fonte di ispirazione. «Mi commuove sempre guardare le sue opere» chiude.
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