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Lo sapevate? Ecco perché in Sardegna, soprattutto nelle coste, ci sono migliaia di eucalyptus

Chi ha girato la Sardegna in lungo e in largo avrà avuto modo di memorizzare le principali piante che la popolano. Alcune sono millenarie e tipiche del territorio isolano, altre sono invece di origine “straniere”.

Tra queste, soprattutto lungo le coste, c’è un albero sempreverde caratterizzato da fusto lungo e sottile, foglie lunghe colore verde chiaro. Stiamo parlando dell’eucalyptus, una delle piante più diffuse in Sardegna tra quelle importate dai territori oltremare.

In molte zone della Sardegna, basti pensare alle coste della Sardegna meridionale, è diventata una pianta dominante. Non capita di rado di vederne a centinaia con le radici piantate letteralmente nella sabbia e a poche decine di metri dal mare. ma perché è così diffuso?

Originarie dell’Australia e della Tasmania, alcune decine di tipologie di questa famiglia di piante furono impiantate nell’Isola tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo con la convinzione che la sua aromatica profumazione potesse scacciare la zanzara anofele che infestava le zone paludose presenti lungo le coste e faceva da vettore alla malaria. In realtà la strategia ebbe successo, ma non per il “bouquet aromatico” degli eucalyptus, quanto per lo straordinario potere assorbente delle loro radici, capaci di prosciugare negli anni le aree malsane in cui le zanzare proliferavano.

Un altro grande apporto che queste piante hanno dato alla Sardegna riguarda il miele e il benessere delle api: più del 50% del miele prodotto oggi nell’Isola è miele di eucalyptus. L’eucalyptus camaldulensis infatti, una delle due tipologie più diffuse insieme all’eucalyptus globulus, ha una grande capacità pollonifera.

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