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Correre in paradiso: è partito oggi il Sardinia Trail fra Supramonte, Gennargentu e Ogliastra

Paesaggi affascinanti e misteriosi, tracciati impegnativi e impervi, spettacolo assicurato. Countdown praticamente terminato per il ritorno del Sardinia Trail che da domani, venerdì 13, a domenica 15 maggio porterà decine di runner provenienti da nove Paesi (Italia compresa) nel cuore della Sardegna.

 

“Correre in paradiso” è il claim dell’evento, la cui nona edizione si disputerà in tre tappe nel cuore della Sardegna, fra Supramonte, Gennargentu e Ogliastra, con partenza da Urzulei e arrivo a Cardedu. Organizzato da Wild Track ASD e inserito nel progetto Sardinia Outdoor, l’evento ha il sostegno dell’Assessorato al Turismo della Regione Autonoma della Sardegna e del resto unisce sport e promozione del territorio.

IL PERCORSO: OLTRE 100 KM TRA MONTAGNA E MARE IN LUOGHI MOZZAFIATO

I percorsi mozzafiato del Sardinia Trail esaltano l’abbraccio fra mare e montagna, fra natura e storia, luoghi incontaminati e ricchi di mistero. Le tre tappe, per 102 km di lunghezza e 4200 metri totali di dislivello positivo, attraversano il paesaggio aspro e selvaggio del Supramonte di Urzulei, le cime del Gennargentu con passaggio dal tetto dell’Isola, Punta La Marmora, per arrivare a tuffarsi nelle acque cristalline delle calette dell’Ogliastra.

AL VIA IL PRIMO VINCITORE E IL CAMPIONE USCENTE DEL SARDINIA TRAIL

Alla partenza del Sardinia Trail 2022 ci saranno ospiti storici della manifestazione. Fra questi, il vincitore della prima edizione, ovvero il francese Aurelien Collet del Team Hoka Hoka One, e il polacco Bartosz Gorczyca, campione uscente dell’evento: è stato lui, tre anni fa, a conquistare il successo nell’ultimo Sardinia Trail pre-Covid. Ci sarà anche la campionessa uscente, la polacca Ewa Majer, in una starting list femminile che annovera fra le altre la francese Tiphaine Germain, già settima all’Ecotrail de Paris, e l’italo-polacca Patrycja Mokrzycka, atleta della Impossibile Target. Oltre la metà degli iscritti proviene dall’estero, con la Svizzera a fare la parte del leone (11 atleti) ma con buone rappresentanze anche per Belgio, Polonia, Francia, Germania, Ungheria, Argentina e Spagna.

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