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Ogliastra, il campione uscente Gorczyca: “Al Sardinia Trail la mia rinascita, un giorno mi piacerebbe vivere in Sardegna”

Credits: Foto Cavallini

Tre anni fa Bartosz Gorczyca metteva il suo sigillo sull’ottava edizione del Sardinia Trail, vincendo in solitaria sulla spiaggia di Museddu a Cardedu, dopo aver dettato legge sia a Urzulei, sia ad Arzana.

Dal 13 al 15 maggio prossimi, il 30enne polacco tornerà nella sua amata Sardegna, per prendere parte al 9° Sardinia Trail, che si disputerà come consuetudine fra Supramonte, Gennargentu e Ogliastra. “Dopo un periodo difficile, il 2022 dovrà essere per me l’anno della rinascita. Il Sardinia Trail sarà il primo passo e ringrazio di cuore gli organizzatori per questa opportunità”, racconta Gorczyca.

 

Il 2021 di Bartosz, infatti, è stato pesantemente condizionato da un problema fisico: “Sono stato fermo a lungo a causa di un infortunio al piede e quindi quest’anno il mio obiettivo è tornare a godermi i percorsi e le gare e cercare di essere presto al top”. E per ripartire Gorczyca ha scelto un luogo del cuore: “Tornare in Sardegna per me è sempre fantastico, sia per la gara sia per il clima, l’atmosfera, la cordialità delle persone. Mi sento a casa. Ogni volta che arrivo a Cagliari e respiro l’aria della Sardegna, faccio il pieno di felicità”.

 

Nel 2019 ha fatto anche un pieno di successi. E di istantanee. “Dal maltempo che ci ha impedito di arrivare a Punta La Marmora all’ottimo lavoro dell’organizzazione, fino al bellissimo tracciato dell’ultima tappa: spiagge, mare, panorami mozzafiato. E l’ultimo chilometro sulla sabbia è stato incredibile, l’ho affrontato a piedi nudi: meraviglioso” ricorda Bartosz. Il polacco della Grupa Luktrans è talmente innamorato dell’Isola da coltivare il desiderio di ‘sposarla’ in futuro: “Ero già stato in Sardegna in passato e devo dire che questa terra sa regalare scorci unici anche nei mesi invernali. Sarebbe bello vivere stabilmente in Sardegna in futuro, anzi lo spero vivamente”.

 

Per la gara, Gorczyca non ha ‘ricette’ o consigli particolari, a parte il gusto della sfida, anche quando questa si fa impegnativa: “Se farà caldo, sarà molto importante idratarsi bene. Ma non ho fatto programmi: voglio godermi il fatto stesso di essere lì. I tracciati sardi sono impegnativi, ma io corro in montagna da quindici anni e quando mi trovo di fronte a sfide così il mio motto è: quando una corsa è dura, il traguardo è una conquista ancora più gratificante”.

 

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