Sicuramente nello studio delle antiche tradizioni i giochi ricoprono una notevole importanza.

Oggi proponiamo un oggetto di uso ludico oramai caduto in disuso, che permetteva ai bambini del passato di divertirsi in vari modi. Parliamo de sa bardùnfula – in lingua sarda la trottola – la cui origine è antichissima.

Solitamente nella tipologia più comune era realizzata in legno, e a questa veniva avvolto uno spago partendo dal basso. La trottola veniva lanciata in maniera vorticosa svolgendo lo spago e trattenendone in mano un capo di questo.

L’estremità sulla quale sa bardùnfula ruota su se stessa prende il nome di aciou – chiodo – mentre il punto centrale dell’estremità superiore è chiamato bìddigu – ombelico -.

Il gioco più comune consisteva nel farla roteare più a lungo e vinceva colui che riusciva a fare questo.  Altra variante era quella di disegnare un cerchio in terra, e ad una certa distanza da questo si segnava un determianto punto.

Una volta tirate le trottole, colui che si avvicinava maggiormente a questo, aveva il diritto di lanciare per primo sa bardùnfula contro quella più lontana e si tentava di farla entrare nel cerchio. Se non ci riusciva il gioco passava al secondo giocatore giunto più vicino al bersaglio che tentava di fare lo stesso del precedente.

La trottola che finiva nel cerchio, veniva attaccata dalle altre lanciate, venendo così ammaccata o distrutta. A tale gioco non mancavano le varianti, tra cui quella che spettasse al solo vincitore attaccare la trottola finita nel cerchio.

Inoltre sa bardùnfula una volta lanciata a terra veniva presa sul palmo della mano del giocatore e una volta rimessa a terra da questo veniva fatta scontrare con quella che si era fermata per prima.

I giocatori più provetti a in tale pratica ludica erano anche bravi a bilanciare la propria trottola, attraverso l’applicazione di un chiodino o altri materiali sulla superficie di queste.

Insomma, un vero e proprio gioco dove oltre la manualità a farla da padrone era anche l’ingegno.

Nel corso dei vari servizi svolti dai Carabinieri nel territorio della giurisdizione della Compagnia di Lanusei sono state denunciate 5 persone responsabili di truffe.

I Carabinieri della Stazione di Tortolì hanno deferito due soggetti residenti in Abruzzo che, attraverso una inserzione on-line, avevano indotto un uomo di Tortolì ad acquistare un elettrodomestico di ultima generazione, ma dopo aver incassato la cifra si rendevano irreperibili.

I due, con precedenti specifici, sono stati segnalati anche al Comando Arma competente per territorio.

I Carabinieri della Stazione di Baunei hanno deferito in stato di libertà due soggetti residenti in Campania poiché fingendosi titolari di un’agenzia assicurativa inducevano un soggetto del posto a stipulare una polizza, dietro pagamento di una somma di circa 200 euro, senza però mai attivare la prevista copertura assicurativa. Denunciato anche un uomo del napoletano poiché era riuscito a carpire i dati di accesso di un conto corrente di un cittadino del posto, prelevando una cospicua somma di denaro.

I Carabinieri della Compagnia di Lanusei daranno vita a degli incontri rivolti a tutta la comunità al fine di fornire consigli utili per tutelarsi dalle truffe, specialmente quelle on-line.

Si invita, inoltre, a fare attenzione ai messaggi ed alle mail che inducono o consigliano password, l’aggiornamento delle stesse o l’accesso da link alternativi al proprio “home banking”.