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Ogliastrini nel mondo. Laura Pillonca, da Gairo a Dublino: “Un amore incondizionato per l’Irlanda”

 

Laura Pillonca, 27 anni, di Gairo, da tre anni vive in Irlanda: prima a Cork e poi al centro di Dublino. Nonostante le difficoltà iniziali, tipiche di chi lascia la propria terra, non si è fatta abbattere e ha continuato a inseguire il suo sogno, quello di vivere nella repubblica irlandese.

 

Conosciamola meglio.

Quando e perché hai lasciato la Sardegna?

La prima volta che ho lasciato il mio paesino è stato nel 2015. Frequentavo la facoltà di lingue presso l’Università di Cagliari, ma abbandonai gli studi perché volevo imparare l’inglese direttamente all’estero. Il voler imparare l’inglese mi ha spinto a partire più di ogni altra cosa. A luglio del 2015 trovai un lavoro come Au-pair a Cork, poi mi trasferii a Wexford da un’altra famiglia per problemi con la prima famiglia ospitante. Ci rimasi quasi un anno e da lì l’Irlanda entrò ufficialmente nel mio cuore. Con la famiglia di Wexford siamo ancora in contatto tutt’oggi, sono come una famiglia per me. Finita la mia esperienza Au-pair tornai in Sardegna e frequentai un corso per lavorare in Hotel come Receptionist. Prima di tornare in Irlanda, partì per L’Austria per lavorare in un ristorante appartenete alla famiglia del mio ragazzo di allora. L’esperienza in Austria è stata meravigliosa e ho imparato molto, ma ho avuto grosse difficoltà con il tedesco e l’Irlanda era sempre nel mio cuore. Non riuscivo a darmi pace ed essere pienamente felice. Sapevo che per trovare la serenità che tanto desideravo, sarei dovuta tornare là. Quindi alla fine del 2017 decisi di mollare tutto, e con i risparmi guadagnati con il lavoro in Austria partì alla volta dell’Irlanda di nuovo come Au-pair con un contratto di sei mesi. Ma quei sei mesi sono diventati quasi tre anni.

 

Adesso a cosa ti dedichi? Ti piace il tuo lavoro?

Dopo tanta gavetta, sono riuscita a diventare ciò che volevo. Infatti adesso lavoro nella Reception del Morgan Hotel al centro di Dublino. Questo lavoro mi piace molto e mi dà tantissime soddisfazioni. Adoro stare a contatto con persone che provengono da tutto il mondo e sono orgogliosa di ospitarli in questa terra bellissima che adesso sento anche mia. L’ambiente di lavoro è molto giovanile. Infatti ho dei colleghi che ricoprono posizioni manageriali importanti e hanno solo qualche anno in più di me, a riprova che ci sono molte possibilità di crescita.

Cosa apprezzi di più dell’Irlanda?

Ho sempre amato questo stato. È un posto che ti entra nel cuore specialmente per i paesaggi e i suoi abitanti. Dell’Irlanda mi piace che è un paese pacifico, quasi mai coinvolto in guerre. Inoltre qui esiste un aspetto che conta molto per me: la meritocrazia. I lavoratori vengono rispettati, ci sono infinite possibilità di lavoro ed è facile integrarsi. Essendo un’isola proprio come la Sardegna, per me è come essere a casa.

Dove ti vedi tra 10 anni?

Tra 10 anni, Covid19 e crisi a parte, vedo la mia vita sempre in Irlanda. L’unica cosa che cambierei è la città in cui vivo, che attualmente è Dublino. Mi piacerebbe trasferirmi in una casa nella zona di Cork, più vicino al mare, da dove proviene il mio ragazzo.

 

Oltre il lavoro, cosa fai nel tuo tempo libero?

Prima della situazione odierna, amavo uscire per pub a divertirmi con i miei amici e il mio attuale ragazzo e visitare tantissimi posti in giro per l’Irlanda. La mia zona preferita è il Galway. Ormai la mia intera vita è qui. Ho conosciuto moltissime persone da diverse parti del mondo e ho avuto la possibilità di imparare da culture diverse dalla mia. Adesso trascorro le mie giornate con il mio attuale ragazzo con cui abito a Dublino. Avere un ragazzo irlandese mi dà la possibilità di immergermi nella realtà irlandese e imparare sempre qualcosa di nuovo.

Ti manca la Sardegna? Lasciare il proprio paese, gli amici e la famiglia è stato difficile per te?

Mi manca la mia famiglia e i miei amici, specialmente durante questa pandemia. Ma è come se fossero sempre con me perché ci sentiamo ogni giorno. Mi manca anche il cibo sardo, i miei genitori non mi fanno mai mancare nulla e periodicamente mandano il “pacco da giù”. Mi manca anche il sole, anche se non mi dispiace il clima irlandese. Inizialmente lasciare la Sardegna è stato difficilissimo per me. Avevo una relazione stabile e non è stato facile separarsi per poter seguire i miei sogni. Inoltre non avevo un piano preciso, sono partita rischiando e non è stato facile.

In questo momento in Irlanda siete in lockdown: come stai vivendo questa situazione? Come è stato all’inizio?

All’inizio della pandemia è stata dura perché l’Hotel dove lavoro si trova al centro di Dublino ed il mio è un lavoro a stretto contatto con il pubblico. Quando in Italia è scoppiata la pandemia, in Irlanda ancora non c’erano casi ma io avevo paura. Poco dopo hanno immesso un lockdown anche qui e l’Hotel ha ovviamente dovuto chiudere. Il governo irlandese per fortuna è stato tempestivo nel dare un sostegno economico a chi, come me, aveva perso il lavoro a causa del lockdown. I miei problemi non sono stati economici, ma soprattutto è stato difficile trovarmi da sola ad affrontare una situazione del tutto nuova, lontano dai miei cari, con la paura di prendere il virus senza nessuno che potesse starmi vicino. A settembre l’Hotel ha riaperto e sono tornata a lavoro, ma tutto è cambiato: la gente, la povertà è aumentata, i rapporti  interpersonali. Ora sì, siamo di nuovo in lockdown, ma affronto la situazione con più tranquillità perché capisco che il sistema sanitario irlandese è molto debole ed è la soluzione giusta per tutti.

Cosa consigli a chi vorrebbe fare, come te, un’esperienza all’estero?

Consiglio a chiunque voglia partire di farlo seguendo i propri sogni, ma non all’avventura. Cercate di avere un piano, soldi da parte e molto coraggio. Bisogna essere pronti a tutto, una volta che parti sei da solo e devi riuscire a cavartela.

 

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