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Lingua blu, “pochi veterinari per i vaccini, focolai in aumento”: interrogazione del Gruppo PD in Consiglio Regionale

A qualche giorno dalla denuncia del segretario regionale Emanuele Cani e dell’ex presidente della Commissione Agricoltura Luigi Lotto, il PD regionale torna a parlare di lingua blu. È il consigliere
Salvatore Corrias che attraverso un’interrogazione chiede conto all’assessore regionale alla Sanità della mancata prevenzione e, soprattutto per Ogliastra e Nuorese, del numero insufficiente di medici veterinari preposti alla somministrazione dei vaccini.

“Da oltre 20 anni facciamo i conti con questo morbo che colpisce gli ovini e arreca gravi danni all’economia dei nostri territori. Grazie però a un’attività di monitoraggio e prevenzione costante e alle campagne vaccinali annuali, la situazione era da tempo sotto controllo. Monitoraggio e prevenzione che sono però ultimamente mancati perché, come hanno denunciato anche le associazioni di categoria, non vi sono in servizio medici veterinari in numero adeguato a garantire la profilassi e il virus ha potuto diffondersi rapidamente partendo dall’Ogliastra e avanzando nel Nuorese e
Oristanese. I focolai sono in costante aumento e solo ora, a buoi scappati, l’Assessorato regionale sta prendendo provvedimenti, spostando nei territori più colpiti medici veterinari di stanza presso altre ASSL perché provvedano, seppure in ritardo, a somministrare i vaccini e monitorare la diffusione del virus”.

Così Corrias che prosegue: “La carenza di medici veterinari nelle nostre ASSL è datata e non vogliamo accontentarci di misure tampone a scadenza e dettate dall’emergenza. Già a gennaio con gli altri consiglieri del gruppo PD depositammo un’interrogazione per chiedere che l’ATS attivasse le procedure a evidenza pubblica per il conferimento di ulteriori ore di specialistica veterinaria per il completamento dell’orario ai medici già in servizio. Non ci hanno dato ascolto così come non hanno provveduto a reclutare nuove risorse, con il risultato che il virus della Lingua Blu, nel suo tipo B, tra i più aggressivi, ha potuto proliferare e contaminare numerosi capi. Memori di quanto verificatosi nel passato, siamo seriamente preoccupati per la situazione e chiediamo, perciò, all’Assessore della Sanità che ci informi tempestivamente su quanto sta accadendo negli allevamenti, sulle misure che, congiuntamente con l’ATS, ha predisposto per limitare la circolazione del virus e sulla dotazione del personale medico veterinario in servizio presso le singole ASSL che dovrà vaccinare i capi e monitorare i focolai”.

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