Il consigliere regionale e sindaco di Baunei, Salvatore Corrias, denuncia gravi carenze per il servizio di oncologia in Ogliastra.

Afferma l’esponente del PD: “Tale servizio continua ad essere sulle spalle di un unico medico specialista. È da mesi che stiamo denunciando questa situazione già da quando si andava delineando in tutta la sua drammaticità”.

“Abbiamo depositato ben due interrogazioni – continua il consigliere – a dicembre dello scorso anno e a febbraio, chiedendo all’assessore Nieddu di voler provvedere in merito, anche autorizzando le procedure per il conferimento di
ore di specialistica ambulatoriale che, lo scorso dicembre, il Commissario straordinario dell’ATS aveva sospeso. Invece ora veniamo a sapere dal Commissario della ASSL di Lanusei che, per coprire le ore vacanti di Oncologia, non vi sono in Regione risorse disponibili”.

Attacca Corrias: “noDi questi tempi, con una maggioranza di centro-destra impegnata a difendere in Consiglio regionale una norma per incrementare i consulenti del Presidente e gli addetti di gabinetto e che costerà ben 6 milioni di euro in più all’anno ai sardi, non trovare le coperture economiche per garantire un servizio sanitario essenziale per alleviare le pene di chi soffre e necessita di cure, ci amareggia oltremodo e, parimenti, ci fa indignare. Siamo stufi di una politica regionale sorda alle richieste del territorio ogliastrino, di una politica che non si preoccupa di fornirci i servizi essenziali, che non ha a cuore il nostro benessere e non tiene conto delle nostre specificità”.

“Vorremmo però rivedere le nostre posizioni e, perciò rinnoviamo le nostre richieste alla Giunta Regionale affinché recuperi le risorse adeguate e all’assessore alla Sanità perché trovi tutte le soluzioni possibili per dotare il presidio oncologico ogliastrino degli specialisti necessari”, conclude l’esponente PD.

Le prime donne incinte vaccinate in Italia sono le ospiti del reparto di Ginecologia e Ostetricia del Santissima Trinità di Cagliari.

A confermare la bellissima notizia è il direttore Sergio Marracini, intervistato dall’Ansa.

«Il reparto di ginecologia è stato sempre all’avanguardia a partire dai primi parti di donne positive, anche sotto una tenda – spiega Sergio Marracini -. Ora questo nuovo passo: la procedura sarà codificata a livello nazionale nei prossimi giorni. Ma naturalmente noi stiamo procedendo rispettando già da ora tutti i criteri di sicurezza necessari».

A ricevere il vaccino sono le future mamme a partire dalla 28esima settimana di gravidanza, con la priorità accordata per coloro che rischiano di sviluppare una patologia grave da Covid-19.